Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 08/11/2021
Sulle vaccinazioni eseguite all'estero chiarimenti da parte del Governo
Sulle vaccinazioni eseguite all'estero chiarimenti da parte del Governo
08/11/2021  | Immigrazione.  

 

 

Il Ministero della salute ha divulgato due circolari volte a chiarire la situazione delle persone vaccinate all’estero, con sieri autorizzati dalla UE, ma anche quelli non ancora autorizzati da EMA.

 

Roma, 08 novembre 2021 - In una circolare divulgata lo scorso 4 novembre il Ministero della Salute chiarisce la situazione relativa alle persone che si sono vaccinate all’estero con sieri vaccinali non autorizzati dall’European Medicine Agency – EMA. La circolare fa seguito ad un’altra datata 23 settembre dello stesso Ministero, in cui si stabiliva l’equivalenza di vaccini anti SARS -Covid-2/Covid somministrati all’estero.

 

La circolare del 23 settembre si riferiva ai vaccini per i quali il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio è lo stesso dell’Unione Europea. L’ultima circolare, invece, si riferisce a vaccini prodotti da Stati esterni all’Unione, in particolare ai vaccini prodotti dalla Russia e dalla Cina. L’emanazione delle due circolari, da parte del Ministero della Salute, si è reso necessario in quanto tantissimi cittadini, italiani e stranieri residenti in Italia, pur essendo stati vaccinati all’estero, non erano autorizzati a ricevere il green-pass e dunque affrontavano grandissime difficoltà – a partire dal 15 ottobre scorso - ad accedere al proprio posto di lavoro. Con il dispositivo divulgato lo scorso 4 novembre si dispone che “i soggetti vaccinati all’estero con un vaccino non autorizzato da EMA, possono ricevere una dose di richiamo con vaccino m-RNA nei dosaggi stabiliti per il cosiddetto “booster” a partire da 28 giorni e fino a un massimo di 6 mesi (180 gg) dal completamento del ciclo primario. Il completamento di tale ciclo vaccinale integrato è riconosciuto come equivalente”. “Superato il termine massimo di 180 giorni dal completamento del ciclo primario con vaccino non autorizzato da Ema – si legge ancora nella circolare firmata dal direttore generale Giovanni Rezza - così come in caso di mancato completamento dello stesso, è possibile procedere con un ciclo vaccinale primario completo con vaccino a m-RNA, nei relativi dosaggi autorizzati.” La UIL già nell’incontro del 13 Ottobre aveva sottoposto questo problema al Ministero della Salute e a quello del Lavoro poiché, l’assenza di una normativa omogenea e inclusiva avrebbe di fatto violato i diritti delle tante lavoratrici e lavoratori vaccinati all’estero.

 

In allegato le circolari del 23 settembre e del 4 novembre 2021