Antonio FOCCILLO: comunicato Stampa del 24/04/2020
Foccillo: “Alla Ministra chiediamo di continuare a promuovere e potenziare lo smart working”
Foccillo: “Alla Ministra chiediamo di continuare a promuovere e potenziare lo smart working”
24/04/2020  | Pubblico_Impiego.  

 

 

Torna quanto mai di attualità quanto sostenuto dalla UIL già nella video conferenza di ieri con la Ministra Dadone: anche in questa seconda fase è fondamentale mantenere alto il livello della prevenzione e quindi della sicurezza di tutti i lavoratori, che non può in alcun modo ritenersi tutelata da mere forme di turnazione, sulle quali non siamo d’accordo.

 

Leggiamo, infatti, stamani sulle pagine di un quotidiano che, secondo le sue indiscrezioni, “gli uffici pubblici rimarranno aperti anche il sabato”. Ciò non farebbe che sostenere l’ipotesi delle turnazioni e questo non fa che legittimare ancor più le nostre già espresse preoccupazioni in merito al pericolo di un’apertura senza garanzie per i lavoratori e allo stesso tempo per la cittadinanza. Peraltro, prima della pandemia, già molti uffici erano aperti il sabato e quindi questo non costituisce una novità, tuttavia quello che ci preme fortemente è non disperdere i risultati ottenuti nella prima fase.

 

Abbiamo, pertanto, chiesto alla Ministra di continuare a promuovere e potenziare le forme di smart working anche in una prospettiva a regime. Per questi motivi, abbiamo avanzato, come UIL, l’ipotesi di sottoscrivere un nuovo protocollo anche per definire quali uffici devono riaprire e, soprattutto, con quali garanzie. In questo contesto, per noi della UIL, il primo comandamento deve restare la sicurezza dell’integrità del diritto alla salute di lavoratori e cittadini. Infine, teniamo a ripetere che è necessario e strategico, anche per la migliore funzionalità delle singole amministrazioni, restituire alla contrattazione collettiva la materia dell’organizzazione del rapporto di lavoro, proprio per disciplinare puntualmente e in maniera condivisa non solo le diverse modalità di lavoro agile ma anche tutti i diritti connessi che devono essere ugualmente assicurati ai dipendenti benché lavorino da casa.

 

 

Roma, 24 aprile 2020