INFANZIA  - Silvana ROSETO
Roseto: Rimettere al centro dell’azione politica la cultura dell’infanzia
La povertà colpisce tutti, ma aggredisce i minori
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16/11/2016  | Welfare.  

 

 

A margine della presentazione dell’Atlante dell’Infanzia a Rischio 2016, edito da Save the Children in collaborazione con Treccani, è emersa una chiara fotografia, supportata da dati fondamentali, di quella che è la grave condizione dei nostri bambini e ragazzi.

 

In Italia, infatti, l’incidenza della povertà assoluta aumenta al decrescere dell’età: vivono con poco o niente, in condizioni di povertà assoluta, 4 persone anziane, 7 adulti, quasi 10 giovani e 11 bambini ogni 100 individui della stessa età.

 

Non solo i bambini e i ragazzi sono nettamente più esposti alla crisi economica, ma negli ultimi dieci anni il gap generazionale si è ampliato: tra il 2005 e il 2015 è triplicata la percentuale di famiglie con bambini che vivono in povertà assoluta, cresciuta dal 2,8 al 9,3%, mentre è scesa quella delle famiglie con almeno un anziano, passando dal 4,8% nel 2005 al 4,3% nel 2015.

 

Questi dati allarmanti devono necessariamente portare ad una riflessione seria e importante: rimettere al centro dell’azione politica la cultura dell’infanzia.

 

E’ necessario ripartire dall’investimento nelle politiche dedicate ai minori: basti pensare che attualmente, in Italia, la quota di spesa sociale destinata a famiglie, maternità e infanzia è molto inferiore alla media europea, 4,1% rispetto all’8,5%. E questa esigua percentuale, tra l’altro, viene impegnata in maniera non consona, perché permette solo al 10%  dei bambini di superare la condizione di povertà.

 

Dobbiamo uscire da una visione meramente emergenziale scegliendo, invece, la costruzione di infrastrutture sociali e di misure strutturali sia sul terreno del contrasto alla povertà in chiave universalistica e sia, naturalmente, sul piano delle politiche a favore dei minori.

 

 

Roma, 16 novembre 2016