NON AUTOSUFFICIENZA  - Silvana ROSETO
Cgil, Cisl, Uil: inaccettabili tagli a fondo. Confronto su Piano nazionale deve proseguire
«Servono più risorse e i Livelli Essenziali per assicurare diritti certi alle persone»
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14/02/2017  Sindacato.  

 

 

 

Nel corso dell´incontro le Organizzazioni sindacali hanno sottolineato di ritenere inaccettabili i tagli ai fondi sociali ventilati in queste ore, tagli che lo stesso ministro Poletti e gli assessori regionali presenti hanno dichiarato di non condividere. Le organizzazioni sindacali si aspettano, quindi, che alle dichiarazioni seguano fatti ben precisi da parte del Governo e delle Regioni e che questi, insieme alle forze politiche, assumano il tema della non autosufficienza come una priorità nell'agenda del Paese, che necessita di una strategia specifica per fronteggiare positivamente l´impatto delle tendenze demografiche e l'aumento delle fragilità sociali, al fine di assicurare i diritti delle persone in condizione di non autosufficienza, rimuovendo gli ostacoli che impediscono la piena inclusione sociale.



La decisione del Governo, assunta con il «decreto coesione sociale» a gennaio 2017, di incrementare il fondo sulla non autosufficienza, portando la dotazione annua a 500 milioni, ora rischia di essere azzerata. Tutto ciò è gravissimo considerando che le risorse stanziate erano già insufficienti per rispondere in modo adeguato ai bisogni delle persone.



I sindacati presenti all´incontro ritengono, quindi, che occorra un piano di graduale ma garantito incremento della dotazione strutturale del fondo, con l'obiettivo di ridefinire le risorse globali per le cure a lungo termine LTC.



Cgil, Cisl, Uil, Spi, Fnp e Uilp, infine, hanno rivendicato la presentazione della proposta di un Piano nazionale per la non autosufficienza che deve affrontare, prioritariamente, la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali, integrati con i nuovi Lea sanitari, come strumento per assicurare i diritti in tutto il Paese, consapevoli che, accanto a prestazioni e a servizi sociali e sanitari, bisogna riorganizzare e migliorare le condizioni di vita quotidiana: per l'abitare, il tempo libero, i trasporti, la mobilità (es. barriere architettoniche), le relazioni affettive e con la comunità, l'invecchiamento attivo, la piena inclusione.



Si ritiene, dunque, essenziale che questi impegni, insieme all'obiettivo di strutturare politiche e servizi sulla non autosufficienza, si realizzino con la più ampia partecipazione sociale, dando così continuità al tavolo costituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

 

 

 

Roma, 14/02/2017