Non entriamo nel merito delle vicende finanziarie che stanno caratterizzando l’andamento dei titoli bancari. E’ certo, però, che se la speculazione borsistica in atto dovesse colpire le lavoratrici e i lavoratori ci opporremo con forza a una tale deriva.
La presenza di crediti deteriorati nei bilanci delle banche riduce la possibilità di erogare altri crediti. Ciò che manca, però, sono soprattutto buone idee e buoni progetti per i quali, comunque, si riescono a trovare margini di finanziamento. Il punto è che le nostre banche pagano la percezione di un futuro incerto per l’Italia, dove fare impresa e fare ricerca è sempre più difficile. Noi, peraltro, riteniamo che le banche possano essere capitalizzate anche con interventi della CDP e che si possano sostenere eventuali fusioni per favorire la ripresa economica.
In conclusione, vanno tutelati i clienti e vanno tutelati le lavoratrici e i lavoratori, che hanno già sopportato enormi sacrifici. Se Renzi avesse accolto la nostra richiesta di un tavolo con le Confederazioni, i Sindacati di categoria e l’ABI, forse avremmo potuto evitare questa difficile situazione. Noi continuiamo a rivendicare il confronto anche se – o, meglio, proprio perché – avvertiamo che ci stiamo avvicinando al termine di una partita che lavoratrici, lavoratori e risparmiatori non possono permettersi il lusso di perdere.
Roma, 8 luglio 2016