SEMINARIO SU SALUTE E SICUREZZA  - Silvana ROSETO
Carcassi: L’Europa ha perso la forte iniziativa sulla salute e sicurezza del lavoro
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05/12/2014  Salute.  

 

 

DICHIARAZIONE DI PAOLO CARCASSI, SEGRETARIO CONFEDERALE UIL

 

 

Nel seminario su salute e sicurezza organizzato dal Governo, nell’ambito della Presidenza dell’Unione Europea, abbiamo, come UIL, sostenuto la necessità di un cambio di passo per l’Europa e per l’Italia su temi che sono fondamentali per la vita dei lavoratori.

 

L’Europa ha perso la forte iniziativa sulla salute e sicurezza del lavoro, che  l’aveva in passato contraddistinta, e si è ripiegata su soluzioni che, in nome del mercato e della semplificazione delle regole, non hanno affrontato temi fondamentali che stanno emergendo per il mondo del lavoro, prima di tutto quello della tutela della vita e del lavoro. 

 

Si sono bloccate le direttive che devono essere emanate sui limiti di esposizione per gli agenti cancerogeni e mutageni, sui disturbi muscolo-scheletrici e mancano azioni specifiche sui rischi psico-sociali, quali lo stress lavoro-correlato.

 

La nuova Commissione deve riprendere un ruolo su queste tematiche se non si vuole che l’Europa sia solo quella dei capitali, che respinge i lavoratori e i cittadini, come la sempre crescente astensione dimostra.

 

Anche nel nostro Paese il Governo deve mettere in campo un impegno che fin qui non c’è stato, portando a termine tutti gli interventi di completamento della legislazione, che mancano da sei anni, dalla emanazione del Testo Unico del 2008.

 

Altri temi fondamentali quali il Piano Amianto, che la recente sentenza Eternit ha riproposto in tutta la sua drammaticità, e quello delle malattie professionali, che sono in continua crescita ma che vengono ignorate dal nostro sistema, richiedono iniziative urgenti e non più rinviabili.

 

Il lavoro buono e sicuro è anche quello più produttivo e gli investimenti in sicurezza rendono più del doppio del loro costo.

 

In un mondo del lavoro sempre più frammentato e precario e con una attività lavorativa sempre più lunga per l’innalzamento dei limiti di pensione, la tutela della vita, della salute e del benessere dei lavoratori diventano emergenze che devono essere messe al primo posto di una politica che non voglia essere solo basata sugli annunci e sulla mortificazione delle condizioni dei lavoratori.

 

 

Roma, 5 dicembre 2014