Sintesi dell'intervento di Angeletti a Omnibus  - Carmelo Barbagallo
Angeletti: Quello con Etihad e' il miglior accordo che si potesse concepire
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08/08/2014  Sindacato.  

 

 

 

ALITALIA

 

Questa notte abbiamo firmato anche noi l'accordo sul contratto di lavoro in Alitalia perché è stato finalmente difeso il buon senso. Il lavoro nelle compagnie aeree è delicato e complicato ed è giusto che i lavoratori di queste compagnie abbiano il diritto di negoziare e approvare le norme che a loro si applicano: è una cosa di buon senso e si fa così in tutto il mondo. L' Azienda, invece, aveva cercato di fare un contratto che comprendesse migliaia di persone che non fanno quel lavoro. Noi siamo riusciti a mettere le cose nel giusto verso, abbiamo cioè garantito che, anche nei prossimi anni, i contratti di lavoro in Alitalia saranno negoziati e votati dai lavoratori di Alitalia. Ecco perché, essendo stata fatta questa correzione, abbiamo firmato. L'altra questione riguardava il fatto che l'Azienda aveva decurtato i salari per un importo complessivo, in pochi mesi, equivalente a uno stipendio. Noi abbiamo chiesto che questa decurtazione fosse distribuita non su sei mesi ma almeno su dodici mesi. Anche tale questione èstata affrontata e risolta.

L'accordo tra Alitalia e Etihad è il migliore accordo che potessimo concepire perchéla compagnia aerea emiratina, a differenza delle compagnie europee, non é concorrenziale ed è assolutamente complementare. Noi abbiamo popolazione, mercato e geografia, loro hanno le risorse economiche: la combinazione di questi fattori puòrealisticamente consentire di avere una compagnia aerea a "cinque stelle".

Quattro anni fa quest'opportunità non c'era: se Air France avesse acquistato l'Alitalia, forse i contribuenti avrebbero risparmiato, ma l'Alitalia non ci sarebbe più. I Sindacati si opposero a quell'intesa non per una questione di "italianità": a noi non interessa il passaporto del proprietario, a noi interessa che il proprietario metta le risorse per sviluppare il traffico aereo in Italia dove ci sono 120 milioni di passeggeri e non comprendiamo perché questo business e questi posti di lavoro debbano essere trasferiti e gestiti da qualche altra parte. Non credo che per un italiano sia accettabile andare a New York o a Shanghai passando sempre per Francoforte o per Parigi. Con Etihad tutti questi rischi non ci sono; anzi, c'è la possibilità di realizzare una grande compagnia aerea in Europa.

 

 

RIDUZIONE SPESA PUBBLICA

 

Sono tre anni che la Uil spiega come ridurre la spesa pubblica di 20 miliardi senza toccare il cosiddetto stato sociale. Bisogna fra tre cose. Innanzitutto, ridurre il numero delle società pubbliche locali, accorpandole: si abbatterebbero cosìi costi di funzionamento dell'erogazione dei servizi e non la quantità dei servizi erogati. Ad esempio, ci sono 1200 societàdi trasporto pubblico locale: basterebbe averne una per regione. Inoltre, oggi, ci sono 34 mila stazioni appaltanti, luoghi in cui si decide quando, come e a che costi acquistare un bene o un servizio: quanti soldi si risparmierebbero se si concentrassero questi "luoghi"? Infine, ad esempio nella sanità, c'è la questione dei costi standard: da quanti anni ne parliamo e non li realizziamo? Agendo su questi punti potremmo arrivare, secondo i nostri calcoli, a risparmi per 8-9 miliardi ogni anno.  

 

 

FISCO

 

Se si toccassero le detrazioni, verrebbero colpiti soprattutto i lavoratori dipendenti. Un'operazione di questo genere non farebbe altro che aumentare il peso fiscale sugli italiani. Noi siamo entrati in un mondo nel quale ormai all'aumento della pressione fiscale corrisponde un aumento della disoccupazione: più aumentano le tasse piùdiminuiscono i posti di lavoro. L'ultima cosa che possiamo fare, dunque, è aumentare le tasse, sotto qualunque forma.