“Le risorse previste dall’ultimo decreto Ex Ilva saranno sufficienti solo per evitare la chiusura immediata degli stabilimenti che, al momento, sono di fatto fermi, con un solo altoforno in funzione, a marcia ridotta e discontinua. I circa 100 milioni di finanziamento previsti, infatti, copriranno i soli costi di gestione ordinaria, senza garantire l’indotto”.
È quanto hanno dichiarato la segreteria confederale della Uil, Vera Buonomo, e il segretario nazionale della Uilm, Guglielmo Gambardella, in occasione dell’audizione sul ddl sulla Continuità operativa degli stabilimenti ex Ilva.
“Inoltre, in assenza di un accordo sindacale e con 4.550 lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione, per giunta con la previsione di arrivare fino a 6.000, prendiamo atto che il piano di rilancio non è stato realizzato. Riguardo l’integrazione economica dei lavoratori attraverso la formazione, rimaniamo in attesa di conoscere i reali piani formativi sulle nuove tecnologie della decarbonizzazione. Ad ogni modo - hanno rimarcato Buonomo e Gambardella - questo decreto lascia decisamente irrisolta la definizione di una prospettiva di lungo periodo per l’Ex Ilva. Da qui a qualche mese, quando si esaurirà questo ennesimo esiguo finanziamento, in mancanza di un piano industriale adeguato e di un soggetto per attuarlo, dopo tutti i tentativi falliti fino ad oggi per la ricerca di un investitore privato - hanno concluso Buonomo e Gambardella - l’Ex ILVA si spegnerà definitivamente”.
Roma, 9 dicembre 2025



