Il prelievo dell’Imu varia sensibilmente da un Comune all’altro e tra diverse categorie catastali, a parità di condizioni economiche. Lo rivela uno studio del servizio Stato Sociale, Politiche Fiscali e Previdenziali, Immigrazione della Uil, diretto dal segretario confederale, Santo Biondo, che denuncia un sistema catastale fondato su valori obsoleti e su un mosaico di aliquote locali che alimentano ingiustizie e disuguaglianze. “Crediamo sia necessario uniformare le detrazioni comunali - ha spiegato Biondo - per garantire pari trattamento ai cittadini con la stessa condizione economica, ovunque risiedano. Urge maggiore progressività: chi possiede patrimoni immobiliari di alto valore, case di lusso o immobili lasciati vuoti deve contribuire di più, mentre chi ha redditi medio-bassi, famiglie numerose o affitta a canone concordato deve beneficiare di sconti automatici e tutele certe. Serve quindi una seria riforma del catasto - ha concluso Biondo - che fornisca basi imponibili giuste, aliquote trasparenti e servizi misurabili. Solo così, si può chiedere a tutte e tutti di fare la propria parte senza sentirsi esattori di ingiustizie”.
Roma, 9 dicembre 2025



