“Il rinnovo del CCNL colf e badanti dimostra la centralità della contrattazione collettiva per la tutela e il giusto riconoscimento di un lavoro essenziale. Ma, ancora una volta, è arrivato con estremo ritardo”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo.
“Secondo l’Istat, il tempo medio dei rinnovi è passato dai 18 mesi del settembre 2024 ai 28 mesi del settembre 2025. Un dato preoccupante - ha rimarcato Buonomo - perché testimonia una contrattazione collettiva non tempestiva che, sommata all’inflazione e al caro vita, erode, di fatto, gli aumenti e svuota di contenuto gli accordi stessi, riducendo il potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori. Non è un caso, infatti, che a settembre 2025 le retribuzioni reali siano inferiori dell’8,8% rispetto a gennaio 2021”.
“La detassazione degli aumenti contrattuali - ha precisato Buonomo - è utile a garantire che gli incrementi previsti si concretizzino in un reale miglioramento delle retribuzioni nette, restituendo parte del valore perso. Ma è fondamentale che una misura così importante diventi strutturale, per accompagnare in modo stabile la crescita dei salari”.
“Servono, quindi - ha concluso Buonomo - politiche fiscali e scelte coerenti a sostegno della contrattazione per renderla davvero uno strumento efficace contro l’emergenza salariale che colpisce milioni di persone nel nostro Paese”.
Roma, 30 ottobre 2025



