“La produzione industriale continua a calare, la manifattura arretra, la domanda interna resta debole e gli investimenti sono fermi. I recenti dati Istat sono l’ennesimo campanello d’allarme sulla crisi della nostra economia, ma il Governo continua a voltarsi dall’altra parte”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo.
“È un rallentamento strutturale, che investe quasi tutti i settori, dall’energia ai beni di consumo. L’unico segnale positivo arriva da comparti innovativi come la farmaceutica e i trasporti, ma - ha sottolineato Buonomo - non bastano poche eccellenze a reggere un intero Paese”.
“Pertanto, chiediamo una politica industriale nazionale che rilanci gli investimenti pubblici, sostenga l’innovazione e metta al centro la contrattazione e la qualità del lavoro. Non a caso, le nostre richieste, in occasione della legge di bilancio, si concentrano sul costo dell’energia e sulla detassazione degli aumenti contrattuali per dare respiro ai salari e far ripartire l’economia e i consumi interni”.
“Serve un cambio di passo, con una strategia e una direzione chiare, altrimenti - ha concluso Buonomo - l’Italia rischia di perdere, pezzo dopo pezzo, lavoro, competenze e prospettive”.
Roma, 13 ottobre 2025