“Quello della separazione dei poteri è il principio fondamentale di una democrazia liberale e di uno Stato di diritto. Purtroppo, nel nostro Paese sono anni che assistiamo a un conflitto tra potere legislativo ed Esecutivo e tra Parlamento e Magistratura”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, in occasione dell’audizione informale con i parlamentari del PD sulla riforma costituzionale della giustizia.
“Nel corso degli anni, sono state ridimensionate le prerogative del Parlamento, con un uso eccessivo della decretazione di urgenza e con la continua richiesta di fiducia al Parlamento. Con la riforma costituzionale ”Meloni-Nordio“ - ha proseguito Veronese - emergono incognite e criticità, a iniziare dal rischio concreto di portare nell’alveo della politica il potere giudiziario, mettendo a repentaglio la garanzia di terzietà e di miglioramento della giustizia e l’indipendenza della magistratura”.
“Anziché procedere a una riforma costituzionale che crea criticità, è necessario concentrare gli sforzi sulla riduzione dei tempi dei processi civili e penali, sull’abbattimento delle pendenze civili e del lavoro, sulla completa digitalizzazione del processo civile e del processo penale di primo grado, sulla riqualificazione del patrimonio immobiliare giudiziario.
E inoltre - ha concluso Veronese - sarebbe opportuno concentrare gli sforzi sulla questione degli organici del Ministero della giustizia e, dunque, sulla carenza di personale amministrativo, con ruoli che vanno dall’operatore giudiziario al cancelliere e direttore amministrativo, e sulla necessità di un piano di riqualificazione e aggiornamento del personale ad oggi operante. Occorre dare priorità al tema della giustizia nel nostro Paese per renderlo attraente per investimenti privati italiani ed esteri“.
Roma, 8 settembre 2025