Dopo mesi di interlocuzioni e tentativi di mediazione con le parti coinvolte, l’Associazione Italiana Pallavolisti, insieme ad ASSIST e UIL, esprime profondo rammarico nell’apprendere, tramite gli organi di stampa, le dichiarazioni relative alla vicenda che ha coinvolto l’atleta Asja Cogliandro.
Riteniamo inaccettabile che, in una giornata in cui il movimento della pallavolo italiana dovrebbe celebrare la straordinaria vittoria della Nazionale femminile in VNL, si debbano fare i conti, invece, con episodi così gravi, che mettono in discussione i diritti e la dignità delle lavoratrici sportive.
AIP, ASSIST e UIL condannano senza compromessi simili comportamenti e garantiscono all’atleta tutto il sostegno necessario a tutela della sua carriera sportiva e del suo diritto alla maternità.
Rivolgiamo un appello a FIPAV e alla Lega Pallavolo Serie A Femminile affinché non solo intervengano per fare chiarezza su quanto accaduto e si adoperino per prevenire simili episodi, ma si apra al più presto un tavolo tecnico di confronto.
Solo attraverso un lavoro condiviso, che coinvolga tutte le parti interessate, sarà possibile assicurare tutele concrete per le lavoratrici dello sport in caso di maternità e non solo.
Ringraziamo Asja Cogliandro per il coraggio dimostrato nel rendere pubblica la sua esperienza, così come qualche anno fa fece Lara Lugli. È evidente che, senza un’azione di sistema - giuridica, contrattuale e culturale - nulla potrà realmente cambiare.
Roma 28 luglio 2025
