MEZZOGIORNO  - Santo BIONDO
Biondo: “Zes unica, serve strategia integrata per il nostro Sud”
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11/07/2025  Sindacato.  

“Apprezziamo che il Governo riconosca l’importanza strategica del Mezzogiorno e sostenga pubblicamente il protagonismo del Sud, come affermato dalla presidente Meloni oggi all’assemblea degli industriali di Napoli. Tuttavia, per dare concretezza a questa visione non bastano dichiarazioni d’intenti: serve una strategia complessiva, coerente e strutturale, che affronti le sfide storiche del Meridione con azioni coordinate, risorse certe e tempi definiti”.

È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.

“La Zes unica per il Mezzogiorno può rappresentare uno strumento importante per attrarre investimenti, rilanciare la capacità produttiva e favorire la semplificazione amministrativa. Ma la zona economica speciale, da sola - ha sottolineato Biondo - non può risolvere gli squilibri territoriali se non viene inserita in un disegno organico. Occorre evitare l’errore di immaginare uno sviluppo selettivo, concentrando i vantaggi solo sulle aree portuali o costiere e trascurando le aree interne, i piccoli comuni e le fasce montane del Sud, che rischiano l’isolamento infrastrutturale e sociale. Il rilancio del nostro Meridione passa attraverso alcune direttrici non rinunciabili: completamento e potenziamento della rete infrastrutturale, rilancio delle politiche di coesione, messa a terra rapida e responsabile dei fondi Pnrr, cura e rilancio del settore sanitario, sostegno al lavoro di qualità e al capitale umano, legalità e sicurezza con un impegno forte e visibile dello Stato per combattere la criminalità organizzata, che frena lo sviluppo, inquina l’economia e mina la fiducia sociale“.

“Il Sud – ha concluso Biondo – non ha bisogno di assistenzialismo né di slogan, ma di un vero patto per lo sviluppo e la giustizia territoriale, che coinvolga istituzioni, imprese, lavoratori e cittadini. Al Governo chiediamo che la strategia per il Mezzogiorno non sia parziale, ma unitaria, concreta e strutturale”.

Roma, 11 luglio 2025