“Il decreto sul contrasto all’immigrazione irregolare, approvato alla Camera, è una misura propagandistica disumana, priva di risposte strutturali e che riduce ulteriormente i diritti di chi cerca protezione o asilo”.
È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.
“Il provvedimento, attualmente all’esame del Senato, estende la possibilità di trasferire migranti irregolari in Albania, anche nel caso di richiesta d’asilo, qualora giudicata, a priori, pretestuosa. Inoltre - ha aggiunto Biondo - è introdotta una procedura accelerata per l’esame delle domande di asilo alle frontiere, in potenziale violazione delle norme internazionali, come la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (Cedu), che impongono un esame individuale, completo e approfondito delle richieste. Il decreto, infine, prevede delle deroghe alle normative per la realizzazione e l’ampliamento dei Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) fino al 2026”.
“Spedire migranti in Albania non è una soluzione, ma uno spostamento del problema, che solleva gravi interrogativi giuridici e umanitari. Se l’obiettivo era scoraggiare gli arrivi via mare, i dati sui flussi del 2025 - ha spiegato Biondo - smentiscono l’efficacia della strategia adottata dal governo”.
“Secondo un sondaggio Izi, poi, il 62% degli italiani si dichiara contrario ai centri in Albania, segno di una richiesta diffusa di politiche più serie e rispettose dei diritti umani”.
“Occorre un cambio di rotta radicale, basato su legalità, cooperazione internazionale, programmazione degli ingressi, inclusione sociale e tutela della persona umana. L’Italia deve decidere se essere il Paese dei respingimenti o quello della civiltà e dell’integrazione. Noi - ha concluso Biondo - abbiamo già scelto!”.
Roma, 20 maggio 2025