CONTRATTAZIONE  - Vera BUONOMO
Buonomo: “La contrattazione collettiva deve essere un pilastro della partecipazione”
“La legge approvata, invece, è un’opportunità persa”
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14/05/2025  Sindacato.  

“Il disegno di legge sulla partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa, approvato oggi al Senato, rappresenta un passo indietro rispetto agli obiettivi originari: viene indebolita la prospettiva di costruire un modello partecipativo autentico, basato sulla centralità della contrattazione collettiva e sul coinvolgimento effettivo delle rappresentanze sindacali”.

È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo.

“Si è scelto di demandare tutto alla discrezionalità delle imprese, rinviando alle loro previsioni statutarie l’attivazione degli strumenti partecipativi. In questo modo - ha sottolineato Buonomo - la partecipazione viene svuotata di significato e ridotta a una concessione, priva delle garanzie e del bilanciamento che solo il confronto sindacale può assicurare. Ancora più grave è l’esclusione delle aziende pubbliche partecipate, delle banche e degli istituti di credito dall’ambito di applicazione della norma”.

“Una scelta miope - ha rimarcato la sindacalista della Uil - che cancella la possibilità di promuovere una cultura della democrazia economica proprio in settori strategici per il Paese. Si sarebbero potuti aprire, invece, spazi concreti di sperimentazione per un nuovo modello di governance, più equo, trasparente e condiviso. In una fase storica di grandi trasformazioni, la partecipazione dei lavoratori non può essere trattata come un’opzione, ma dovrebbe essere, piuttosto, uno strumento per affrontare questi cambiamenti con maggiore coesione, responsabilità e visione”. “Rinunciare a un coinvolgimento reale - ha concluso Buonomo - significa indebolire le imprese stesse, privandole di un contributo strategico per l’innovazione e la sostenibilità”.

Roma, 14 maggio 2025