SANITA’  - Santo BIONDO
Biondo: “Infermieri celebrati a parole, dimenticati nei fatti”
“Diritto salute torni al centro dell’agenda politica”
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12/05/2025  Sindacato.  

“Il modello dell’infermiere di comunità è rimasto sulla carta. Una figura fondamentale per l’assistenza domiciliare e la prevenzione, soprattutto nelle aree periferiche, continua a non essere integrata nel sistema. Una grave lacuna che si aggiunge alla carenza strutturale di personale e ai persistenti tagli alla sanità”.

È quanto ha dichiarato il Segretario confederale della Uil, Santo Biondo, in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere.

“Dopo quasi due anni dalla sua presentazione, il Decreto ministeriale sulla medicina territoriale è ancora inattuato. Parallelamente - ha aggiunto Biondo - mancano oltre 66.670 infermieri. Una cifra in aumento che si traduce in turni massacranti e scarsa qualità dell’assistenza. Basti pensare che l’Oms raccomanda almeno 9 infermieri ogni 1.000 abitanti, ma in Italia siamo fermi a 5,7. Nonostante ciò, continuano i tagli alla sanità pubblica con oltre 37 miliardi di euro in meno negli ultimi 10 anni. Registriamo, poi, che gli infermieri del settore privato, pur svolgendo le stesse mansioni, guadagnano in media il 30-35% in meno rispetto ai colleghi del settore pubblico”.

“Pertanto - ha rimarcato il segretario - chiediamo l’attuazione immediata del DM77 e del modello dell’infermiere di famiglia; un piano straordinario di assunzioni per colmare il gap strutturale; la parità salariale e contrattuale tra infermieri del pubblico e del privato e il pieno riconoscimento delle competenze avanzate e maturate attraverso il rinnovo dei Ccnl”.

“Oggi, più che mai, è necessario restituire dignità a una professione celebrata a parole, ma dimenticata nei fatti. Occorre rimettere la salute al centro della agenda politica non come costo - ha concluso Biondo - ma come investimento per salvaguardare il diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione”.

Roma, 12 maggio 2025