LAVORO  - Ivana VERONESE
Veronese: “Non costringere le donne alla scelta tra lavoro e maternità”
“Festa della mamma: giudichiamo il Paese da come tratta le donne e le madri”
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10/05/2025  Sindacato.  

“Si dice che ’un figlio ti cambia la vita’: almeno sul lavoro, questo cambiamento ha un’accezione molto diversa a seconda del genere. Alla vigilia della Festa della mamma, proviamo ad abbandonare la retorica sulla maternità e giudichiamo il nostro Paese avendo come metro di riferimento il modo in cui tratta le donne, soprattutto se madri”.

È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.

“I recenti dati Istat per Save the Children hanno mostrato in maniera evidente due tendenze esattamente opposte: nel caso degli uomini, la percentuale di occupati senza figli (fascia 25-54 anni) è del 77,8, ma sale al 91,5% per chi è padre. Per le donne - ha sottolineato Veronese - il cambiamento è tutto in negativo: 68,9% per le donne senza figli, 62,3% per le madri. Con una situazione particolarmente problematica nella fascia 25-34 anni, che è quella maggiormente implicata per la realizzazione della prima maternità: qui il gap occupazionale tra donne senza e con figli aumenta a 17 punti (66,5% contro 49,5%). Ancora oggi - ha proseguito la sindacalista della Uil - le donne sono messe davanti alla scelta tra il lavoro e la maternità: questa è la verità da cui non è possibile scappare. Un problema che si acuisce in alcuni periodi dell’anno, come quello estivo con le scuole chiuse, quando i genitori devono barcamenarsi, per la cura dei propri figli, tra congedi, aiuto dei nonni, costosissimi centri estivi. Aggiungiamo, poi, la mancanza del tempo pieno durante l’anno scolastico, in tante aree del Paese, la scarsità e il costo degli asili nido e la sproporzione nell’assunzione del carico di cura ancora radicata: non stupisce che molte donne scelgano, se di scelta si può parlare, di uscire dal mercato del lavoro, soprattutto se precarie e sottopagate. Il Governo ci ascolti - ha concluso Veronese - le soluzioni per invertire la rotta ci sono, ma serve tempestività, coraggio, finanziamenti e una visione d’insieme: con i provvedimenti spot non cambieranno certo le cose”.

Roma, 10 maggio 2025