INDUSTRIA  - Vera BUONOMO
Buonomo: “Bene flessibilità Ue su CO2 per settore auto, ma serve fare di più”
“Occorre una strategia comune per una transizione giusta”
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09/05/2025  Sindacato.  

“Bene la concessione, da parte del Parlamento europeo, di una maggiore flessibilità sul rispetto dei limiti di emissione di CO₂ ai costruttori di auto e furgoni. È un primo riconoscimento delle istanze delle Parti Sociali per una transizione più equa, fondata sull’equilibrio tra sostenibilità ambientale, coesione sociale e salvaguardia dell’occupazione. Ma serve fare di più”.

È quanto ha dichiarato la Segretaria Confederale della Uil, Vera Buonomo.

“È necessaria - ha rimarcato Buonomo - una più ampia e articolata strategia industriale europea, capace di contrastare i processi di delocalizzazione e di contenere il rischio di deindustrializzazione. Le rigidità normative, senza strumenti di sostegno mirati e un adeguato piano di investimenti pubblici e privati, rischiano di compromettere la capacità delle imprese di reinvestire in ricerca, sviluppo e innovazione, con conseguenze potenzialmente disastrose per l’intero settore. Occorre, poi, garantire l’attuazione del principio di neutralità tecnologica, affinché la transizione verso una mobilità sostenibile non sia un vincolo tecnologico calato dall’alto, bensì un percorso plurale e inclusivo, capace di valorizzare tutte le soluzioni a basse e zero emissioni”.

“Pertanto - ha aggiunto la segretaria - bisogna mantenere aperta la possibilità di sviluppare anche oltre il 2035 tecnologie come i motori a combustione interna alimentati con biocarburanti sostenibili, così come le soluzioni ibride, con un quadro regolatorio chiaro e tecnologicamente neutro, che consenta il rafforzamento delle competenze industriali e occupazionali già presenti nei nostri territori”.

“In assenza di tali interventi – ha concluso Buonomo – la transizione ecologica rischia di tramutarsi in una transizione iniqua e diseguale. È giunto il momento di scelte coraggiose e realmente partecipate, per unire la salvaguardia ambientale, la coesione sociale e la piena valorizzazione dell’occupazione“.

Roma, 9 maggio 2025