MEZZOGIORNO  - Carmelo Barbagallo
Barbagallo: «Per lo sviluppo del sud e del Paese servono infrastrutture»
Il leader della UIL a Palermo conclude gli attivi unitari
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16/11/2018  Sindacato.  

 

 

“Le priorità di Cgi, Cisl, Uil per la legge di bilancio 2019”. Su questo tema, questa mattina, a Palermo, si sono confrontati dirigenti e delegati delle tre Organizzazioni sindacali per analizzare i contenuti della manovra economica, varata dal Governo e al vaglio del Parlamento, e per sottolineare le proposte di miglioramento e di modifica contenute nella piattaforma unitaria, definita dagli Esecutivi nazionali di Cgil, Cisl, Uil nello scorso mese di ottobre. Le conclusioni dell’iniziativa sono state affidate al Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo.

 

Tutti concordi su un punto: in questa manovra è assente il Mezzogiorno. “L’unico periodo in cui il Sud si è avvicinato al resto del Paese - ha detto Barbagallo - è stato quando era attiva la Cassa per il Mezzogiorno. Fenomeni di corruzione, poi, hanno indotto a chiudere quella esperienza. Purtroppo, però, invece di eliminare la corruzione si è eliminato solo lo strumento. Ebbene, per rilanciare il Mezzogiorno, noi crediamo che, oggi, servano interventi straordinari e servono, soprattutto, infrastrutture che o mancano o sono ‘scadute’ e per le quali sono necessari interventi di manutenzione. Tutto ciò potrebbe ridare fiato all’occupazione in alcuni settori particolarmente tartassati, come quello dell’edilizia”. A questo proposito, il leader della Uil ha rilanciato la sua proposta di commissariare ad acta tutte quelle regioni che non sono in grado di spendere le risorse destinate dall’Europa alla realizzazione delle opere: “Ci sono risorse ferme, bloccate - ha sottolineato Barbagallo - ma con i ‘no’ e con l’inerzia non si va da nessuna parte. La burocrazia è un freno che non possiamo accettare. Se il Pil non cresce, non possiamo neanche pagare il debito che, nonostante i sacrifici imposti da un’austerità inaccettabile, continua a crescere. C’è qualcosa che non funziona. Le regole vanno rispettate - ha concluso Barbagallo - ma noi chiediamo che vengano modificate quelle norme europee sbagliate che impediscono di realizzare lo sviluppo del nostro Paese e che ci costringono ad essere sotto schiaffo della burocrazia europea. Il Sindacato italiano e quello europeo sono pronti a collaborare per ottenere questo risultato”.

 

 

Palermo, 16 novembre 2018