LAVORO  - Ivana VERONESE
Veronese: “Coesione europea, cinque punti per affermare la dimensione sociale”
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15/07/2025  | Sindacato.  

“La politica di coesione dell’Unione Europea rappresenta un elemento fondante del progetto europeo; pertanto, deve continuare ad essere la principale politica di investimenti sociali del prossimo Quadro finanziario pluriennale europeo 2028-2034. La previsione di creare un Fondo unico di partenariato nazionale e regionale in cui fare confluire le risorse della Pac e della Coesione non va sicuramente in tale direzione”.

È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.

“Va salvaguardata la peculiarità del Fondo sociale europeo plus, il cui ruolo - ha precisato la sindacalista della Uil - va rafforzato con maggiori risorse finanziarie, anche alla luce delle sfide sociali che la stessa Commissione ha già individuato per il futuro. Ma a Bruxelles, ormai, si ragiona solo in termini di competitività piuttosto che di socialità. La politica di coesione andrebbe riformata e rafforzata non solo dal punto di vista delle risorse, ma anche della governance e della semplificazione amministrativa. Ciò è necessario - ha proseguito Veronese - affinché l’Europa possa far fronte alle nuove sfide: crescita delle diseguaglianze sociali; polarizzazione del mercato del lavoro; inclusione sociale; migrazioni; governo del cambiamento tecnologico e adattamento delle competenze dei lavoratori; rallentamento demografico e concentrazione urbana; cambiamenti climatici.

Questa riforma - ha sottolineato Veronese - deve mantenere fermi cinque punti fondamentali: preservare la dimensione territoriale, superare la debolezza della capacità amministrativa, semplificare e programmare orientando ai risultati, mantenere la governance multilivello e multi-partecipativa, confermare l’addizionalità delle risorse e il cofinanziamento nazionale.

Il prossimo Quadro finanziario pluriennale europeo 2028-2034, dunque - ha concluso Veronese - deve rilanciare la politica di coesione europea, per costruire un’Europa federale, sociale e dei popoli“.

Roma, 15 luglio 2025