FISCO LOCALE  - Ivana VERONESE
Veronese: “In alcune province o città, rischio di aumento della pressione fiscale locale”
Veronese_Imagoeconomica_1699744.jpg
19/05/2022  | Sindacato.  

 

 

 

Per oltre 4,3 milioni di contribuenti, il cosiddetto "Decreto aiuti" potrebbe portare aumenti della pressione fiscale pari ad oltre 72 euro medi pro capite.

 

Si tratta di contribuenti che risiedono nei capoluoghi di Provincia o di Città metropolitane che presentano un deficit pro capite superiore a 500 euro o superiore a 1.000 euro pro capite.

 

Infatti, i capoluoghi di Provincia o di Città metropolitane che presentano un deficit pro capite superiore a 500 euro possono aumentare l'Addizionale Comunale IRPEF anche oltre l'aliquota massima consentita che ad oggi è fissata allo 0,8%.

 

Inoltre, i capoluoghi con un debito pro capite superiore a 1.000 euro, potrebbero anche aggiungere o sostituire l'aumento con una tassa di 2 euro per chi si imbarca in porti o aeroporti.

 

Tra le Città in cui potrebbero scattare gli aumenti vi sono: Torino, Palermo, Napoli, Milano, Firenze, Genova, Catania, Venezia.

 

Ci troviamo di fronte ad un Governo che con una mano aiuta i cittadini più in difficoltà a causa degli effetti della crisi pandemica e della guerra e con l'altra toglie attraverso possibili aumenti di imposte locali.

 

Questa situazione è figlia di riforme incompiute quali quella del federalismo fiscale e oggi, come ieri, la ricetta che fa capolino, è la più semplice e cioè quella di dare la facoltà di aumentare l'IRPEF locale: tanto a pagare saranno sempre i soliti noti, lavoratori dipendenti e pensionati.

 

 

Roma, 19 maggio 2022