Pari Opportunità  - 
Documento del Consiglio Nazionale Pari Opportunità
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15/12/2020  | PariOpportunità.  

 

La fine di questo anno difficile si avvicina a passo veloce.

 

Molt* tra noi non vedono l’ora di girare quest’ultimo foglio di calendario, molt* guardano con preoccupazione al nuovo anno, che si presenta ancora incerto nonostante le molte risorse attese dall’Europa.

 

La questione femminile è di nuovo in prima fila, oggetto di nuove consapevolezze perfino da parte dei soggetti più refrattari all’idea di una vera parità. Le donne hanno supplito nel periodo di coronavirus ad una evidentissima insufficienza ed inadeguatezza di servizi pubblici piegati da troppi anni di carenza di investimenti, e si sono fatte carico di piccoli e grandi problemi. Si sono ritrovate chiuse in casa, nel migliore di casi in smart working, o con riduzione della retribuzione per cassa integrazione, o del tutto senza lavoro e nessuna opportunità. In ogni caso, senza quei piccoli aiuti necessari per riprendere fiato e recuperare tempo per sé. Tutte le donne hanno resistito, come sono abituate a fare, fronteggiando nuove e vecchie difficoltà, vittime anche di episodi di violenza domestica, purtroppo aumentati a causa del lockdown e meno denunciati.

 

E’ emersa con forza l’urgenza di ripensare il sistema delle infrastrutture sociali, di investire nella “cura” in senso lato, di ripensare in blocco agli strumenti di condivisione degli impegni familiari. Le tante associazioni nuove e storiche delle donne si sono ritrovate a condividere uguali valutazioni e istanze. Chiedono con forza di affiancare le risorse economiche disponibili, tanto nazionali quanto in arrivo dall’Europa, ad un sistema di riforme che consenta di costruire un nuovo sistema sociale orientato alla consapevolezza che le donne sono più della metà del Paese – come dice l’ultimo censimento ISTAT sul 2019 (che si può consultare qui: https://www.istat.it/it/censimenti/popolazione-e-abitazioni/risultati) - e devono essere destinatarie di almeno della metà degli investimenti.

 

Priorità assoluta è la piena occupazione delle donne, che hanno diritto ad un lavoro regolare e a tempo pieno, per costruirsi un presente ed un futuro autonomo e dignitoso.

 

Servono buone politiche, servono sevizi affidabili, economici, di prossimità, in cui gli asili nido siano un diritto di tutti i più piccoli ad una educazione imprescindibile. Serve ripensare al sistema di supporto per anzian* e disabili inclusivo ed accogliente, che accompagni persone e famiglie in un percorso difficile.

 

Serve un “piano” integrato, che favorisca il migliore utilizzo di denari e competenze, in cui le donne siano presenti a pieno titolo soprattutto nel momento della scelta e delle decisioni. Servono donne nei posti giusti.

 

In quest’ambito avremo una grande opportunità: da poche settimane la presidenza del G20 spetta all’Italia. La guida del W20 – gruppo interno al G20 impegnato in ottica femminile - è stata affidata a Linda Laura Sabbadini, nota pioniera delle statistiche di genere, profondamente sensibile ed attiva nell’analisi e nelle proposte per il miglioramento della vita delle donne e di conseguenza per il Paese. Ci auguriamo che anche grazie a questa occasione avremo l’opportunità di orientare significative scelte nella giusta direzione.

 

Come Coordinamento nazionale UIL per le Pari Opportunità e Politiche di Genere siamo impegnate a promuovere la cultura di genere e le opportune valutazioni e proposte in ogni ambito dell’attività a cui siamo chiamate come sindacaliste. L’ultimo Consiglio Nazionale del CpO UIL, riunitosi a fine novembre, ha prodotto un documento finale denso di analisi e di proposte consapevoli. Lo trovate in allegato, accompagnato con questi migliori auguri di Buone Feste e di un ottimo nuovo anno.

 

Sonia Ostrica

Coordinamento Pari Opportunità UIL