“Il ’Progetto di vita’ rischia di rimanere sulla carta. Non bastano gli annunci: servono risorse, personale e una rete territoriale forte”.
È quanto hanno dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo, e il Presidente dell’Ital Uil, Giuliano Zignani, in merito all’attuazione della riforma sulla disabilità.
“A due anni dal decreto attuativo, persistono gravi disomogeneità territoriali, manca un monitoraggio pubblico puntuale e l’integrazione tra servizi sociali e sanitari è insufficiente. Inoltre - hanno precisato Zignani e Biondo - l’esclusione degli Istituti di Patronato dalla nuova procedura e la carenza di personale, senza alcun finanziamento pubblico stabile e pluriennale, peggiorano ulteriormente il quadro”.
“Con gli sportelli VIS dell’Ital continuiamo ad accompagnare le persone, dalla valutazione di base al Progetto di vita, perché nessuno venga lasciato solo. Tuttavia - hanno aggiunto Biondo e Zignani - è indispensabile un impegno straordinario delle istituzioni regionali e nazionali: servono investimenti certi, sedi adeguate, operatori e un coordinamento reale tra Asl, Comuni e servizi sociali. L’inclusione non può essere affidata a fondi temporanei o a sperimentazioni frammentate”.
“Pertanto - hanno concluso Biondo e Zignani - è ora che lo Stato garantisca ciò che ha promesso: una riforma capace di migliorare davvero la vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.
Roma, 26 novembre 2025


