Memoria per l’audizione in materia di misurazione della rappresentanza e rappresentatività
SETTEMBRE 2019
Sindacale
Memoria per l’audizione in materia di misurazione della rappresentanza e rappresentatività
di   Cgil, Cisl, Uil

 

Gentili Onorevoli, ringraziamo l’XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) della Camera per l’odierna audizione informale di Cgil, Cisl e Uil in merito alle proposte di Legge C. 707 Polverini e C. 788 Gribaudo entrambe vertenti sul tema della misurazione della rappresentanza e rappresentatività delle Organizzazioni sindacali. Cgil, Cisl e Uil ritengono infatti che tale misurazione, unita a un rafforzamento dell’attività dell’Ispettorato del Lavoro, possa costituire un valido sostegno alla lotta contro il fenomeno del dumping contrattuale che, attraverso CCNL sottoscritti da Organizzazioni sindacali e datoriali privi di rappresentanza, abbassano diritti, tutele e salario delle lavoratrici e dei lavoratori. Approdando per questa via anche all’attribuzione del valore Erga Omnes ai CCNL sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente maggiormente rappresentative. Si tratta, quindi, di un tema di grande attualità e che ha visto, proprio nelle settimane scorse, una notevole accelerazione a riprova della volontà di Cgil, Cisl e Uil di completare il percorso iniziato nel 2014 con la stipula, con Confindustria, del T.U. sulla rappresentanza seguito, poi, da una serie di Intese, in tutti i settori, aventi ad oggetto proprio il tema della misurazione e certificazione della rappresentanza delle OO.SS. Ci riferiamo alle firme, rispettivamente del 19 settembre e del 27 settembre, delle Convenzioni attuative con l’Inps e l’INL per quanto concerne la misurazione della rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali rispetto ai Ccnl che afferiscono a Confindustria e a Confapi. Tali Convenzioni hanno infatti attribuito all’Istituto Nazione della Previdenza Sociale il compito di raccogliere non solo le deleghe sindacali, tramite Uniemens, ma anche i voti espressi nelle elezioni Rsu.

 

È stato, poi, costituito un Comitato di Gestione presieduto dal Ministero del Lavoro che dovrà certificare la percentuale di rappresentanza di ogni singola Organizzazione di Categoria rispetto al CCNL che intende sottoscrivere. Quest’ultima ricavata come media semplice tra il dato associativo e quello elettorale. Siamo quindi nelle condizioni di poter sostenere che è ormai completo il quadro sia pattizio che amministrativo utile a rendere effettiva la certificazione delle Organizzazioni Sindacali per quanto i CCNL afferenti a queste due Organizzazioni datoriali e, allo stesso tempo, che in tempi brevi saremo in grado di raggiungere il medesimo livello di realizzazioni delle Intese Interconfederali sulla rappresentanza per quanto riguarda tutti gli altri settori. Di conseguenza confermiamo quanto sottoscritto da Cgil-Cisl- Uil nel documento “Un moderno sistema di relazioni industriali” del 14 gennaio 2016 relativamente al fatto che un eventuale intervento legislativo deve essere di sostegno a quanto definito negli accordi interconfederali. Questo per vincolare tutte le parti contraenti al rispetto e alla puntuale applicazione degli accordi evitando allo stesso tempo di ingessare eccessivamente procedure che devono poter cogliere un sistema di relazioni sindacali, come è quello del nostro Paese, vario e multiforme che assume specifici connotati a seconda dei diversi settori merceologici, della natura giuridica dei rapporti di lavoro e delle diverse tipologie di aziende. Da questo punto di vista, pur apprezzando i richiami agli Accordi Interconfederali presenti nelle due proposte di legge oggetto dell’attuale audizione, riteniamo che un eventuale intervento legislativo non debba entrare direttamente nelle dinamiche legate alle procedure per le elezioni Rsu, rispetto alle quali non si registrano evidenti problematiche, così come non è condivisa l’introduzione di diverse forme di rappresentanza in azienda e la definizione di soglie di rappresentanza diverse da quelle (5%).

 

Nel merito delle proposte di legge avanzate, riteniamo inoltre opportuno sottolineare che la misurazione della rappresentanza delle Organizzazioni sindacali attiene esclusivamente alla stipula dei CCNL e, di conseguenza, non riteniamo giustificabile la misurazione di una rappresentanza “confederale” in senso lato che non può essere costituita dalla somma delle diverse percentuali di rappresentanza certificata nei singoli CCNL. Infine, ribadiamo che una norma di legge, seppur di sostegno all’attività delle Parti Sociali, deve necessariamente tener conto della necessità di misurare anche la rappresentanza delle Organizzazioni datoriali al fine di offrire un quadro normativo di riferimento che possa dare concreta attuazione ai rimandi costituzionali in merito e sconfiggere il fenomeno del dumping contrattuale. Per quanto attiene, infine, alla “partecipazione” e quindi all’articolo 46 della Costituzione consideriamo questo tema di straordinaria importanza soprattutto in un contesto di trasformazione del mondo del lavoro. Allo stesso modo, però, riteniamo che su questo tema si debba intraprendere un percorso di confronto serrato con le Parti Sociali che sappia tener conto dell’autonomia di queste ultime e, allo stesso tempo, ricerchi gli strumenti adatti a rendere davvero esigibile quanto disposto dalla Costituzione. Cgil, Cisl e Uil nel rimarcare l’importanza dei temi sollevati dalle due diverse proposte di legge si rendono disponibili a fornire alla Commissione tutti i documenti necessari e a collaborare per raggiungere gli obiettivi su enunciati.

 

* Audizione del 1 ottobre 2019 delle organizzazioni sindacali presso la Commissione Lavoro II della Camera dei Deputati. 

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