Giornata internazionale della donna 2019
MARZO 2019
Speciale 8 marzo
Giornata internazionale della donna 2019
di   M. Stara

 

Anche oggi come diversi anni fa, se vogliamo capire qualcosa di come va questo nostro paese, possiamo provare a guardare al mondo del calcio. Proprio in questi giorni, si sono succeduti dei fatti emblematici.

Fulvio Collovati (noto calciatore campione del mondo), in una trasmissione televisiva sulla RAI dice che le donne non possono parlare di tattica perché non ne capiscono come un uomo; “Quando una donna parla di tattica, mi si rivolta lo stomaco - le parole dell’ex difensore -. Va bene parlare della partita, com’è andata… ma non della tattica, perché una donna non capisce come un uomo. Non c’è niente da fare!”.

Alessandro Costacurta (altro calciatore famoso) su SKY dice che fosse stato in Mauro Icardi avrebbe sbattuto Wanda Nara, moglie e procuratrice dello stesso calciatore, fuori di casa. Lorenzo Insigne, giocatore della nazionale italiana, nel corso di uno scherzo organizzato da una trasmissione TV, ha verso sua moglie atteggiamenti violenti e aggressivi. È possibile che non si rifletta sul fatto che un uomo, idolo dei ragazzini, che maltratta sua moglie, mentre tutti attorno ridono è un esempio distorto?

Questi sono gli ultimi episodi accaduti e, per fortuna, almeno nei primi due casi, è montata una protesta (ed il conduttore stesso di una delle trasmissioni si è dissociato parlando di discorso sessista e maschilista); indignarsi serve, prendere provvedimenti servirebbe ancora di più.

Per ragioni di coerenza facciamo notare come questo dibattito si svolge nella patria del calcio, la stessa patria che ha visto la nazionale maschile di calcio non riuscire nemmeno a qualificarsi ai mondiali.

Quella femminile sì. Nel mentre, nel resto del mondo, i social network (dove questi tre fatti hanno avuto un’ampia rilevanza e dei commenti da medioevo), vengono usati ed analizzati sotto un altro punto di vista, come, ad esempio, la ricerca portata avanti nel 2017 sui contenuti che le donne in età lavorativa guardano su “You Tube” (Kate Stanford, Managing Director, YouTube Ads Marketing at Google).

Sono emerse tre importanti tendenze: un significativo aumento del tempo dedicato alla visualizzazione di contenuti correlati ad attività imprenditoriali; il desiderio di continuare ad imparare al di fuori dell’ambito lavorativo e, infine, una preferenza per gli annunci che promuovono l’affermazione della donna. “Il mondo del lavoro è in evoluzione” e le donne vanno di pari passo, utilizzando nuovi media, come i video online, per acquisire nuove conoscenze e favorire la propria crescita professionale, soprattutto nella generazione più giovane dei cosiddetti “millennial”.

Da qui il pensiero che, alle soglie del 2020 nel nostro paese, tanto ancora deve essere fatto, soprattutto in termini di stereotipi e che l’utilizzo spregiudicato dei mezzi televisivi e dei social network, dove tutto rimane per sempre, deve essere attentamente monitorato.

 

 

*Rsu Uilcom Sardegna

 

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