Così come siamo
MARZO 2019
Speciale 8 Marzo
Così come siamo
di   G. Terragnolo

 

Sono una maestra, ma non ho niente da insegnare a nessuno; nonostante ciò, credo fermamente che sia dovere di ciascuno di noi condividere quello che la vita, per prove ed errori, tra successi e sconfitte, ci ha dato modo di comprendere. Siamo donne, figlie, lavoratrici, madri, mogli o compagne: c’è qualcosa in tutte queste sfaccettature di femmineo che ci appesantisce fino a sfiancarci. Non possiamo sottrarci a tale caleidoscopio di ruoli, non completamente almeno, ma noi donne dobbiamo fare attenzione a non bearci di questa nostra capacità poliedrica, dell’abilità nel multitasking che ci consente di fare più cose nello stesso momento e, per giunta, di farle bene.

È un’abilità che, ora, anche l’altro genere ci riconosce, forse più per opportunismo che per reale convinzione. Non possiamo farci schiacciare dalle aspettative che questo riconoscimento crea nei nostri confronti.

Impariamo dai maschi a risparmiare energie: forse loro non sanno fare più cose in un momento solo, ma sanno perfettamente lasciare fare ad altri, o ad altre, quello che li interessa poco, che è ripetitivo, che è poco gratificante. Possono farlo anche perché sanno di poter confidare nel nostro senso di responsabilità, nella nostra capacità di trovare risorse anche a costo di sacrificarci. Essere brave nel lavoro, a casa, nei rapporti familiari non deve condannarci al servilismo.

Quante volte, conversando tra di noi, ci diciamo di essere le prime ad alzarsi e le ultime ad andare a dormire, di fare spesso quello che mariti, compagni, figli, ma anche colleghi, potrebbero tranquillamente fare da soli, ma non fanno. Dobbiamo abbandonare il senso di colpa che ci attanaglia se quando usciamo di casa o dal lavoro non è tutto “a posto”. Dobbiamo volerci più bene, sapendo dire anche dei: “No, questo non lo faccio perché lo puoi fare tu” o “perché lo devi fare tu!”. Riappropriamoci del nostro tempo anche semplicemente per riposare, svagarci, fare quello che ci piace!

Che importa se a casa non è tutto in ordine, se non si è lasciato in frigo qualcosa per la cena, se non si è pensato a tutto prima di uscire. Accettiamoci imperfette e coloro che ci stanno vicino dovranno per forza fare altrettanto: accettarci imperfette, amarci non solo per quello che facciamo per loro, ma anche per quello che non riusciamo o che non vogliamo più fare, apprezzarci semplicemente per quello che siamo.

 

 

* RSA UIL Scuola RUA Trentino Alto Adige Sudtirol

 

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