È definito letteralmente “Memorandum d’intesa sulla cooperazione nel campo dello sviluppo, del contrasto all’immigrazione illegale, al traffico degli esseri umani, al contrabbando e sul rafforzamento della sicurezza delle frontiere tra lo Stato della Libia e la Repubblica Italiana”.
Il Memorandum, nato nel 2017, è durato tre anni ed è stato rinnovato nel 2020.
Oggi è di nuovo in scadenza e contro il suo rinnovo si sta mobilitando l’intera società civile, sindacati in prima fila.
A parte la definizione pomposa, di sviluppo non si è visto neanche l’ombra: si tratta di fatto di “esternalizzazione delle frontiere”:
l’Italia cioè finanzia le milizie libiche per riportare in quel Paese le decine di migliaia di migranti che ogni anno tentano l’attraversamento del Mediterraneo via mare.