“La Legge di Bilancio 2026 non offre una visione complessiva capace di garantire equità, sostenibilità e futuro al sistema pensionistico italiano”.
È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.
“Pertanto, abbiamo presentato due proposte di emendamento. Innanzitutto - ha spiegato il sindacalista della Uil - abbiamo chiesto di introdurre, a partire dal 1° gennaio 2027, un meccanismo di adesione semi-automatica ai sistemi di previdenza complementare, basato sul principio del silenzio-assenso, come già sperimentato con successo in altri Paesi europei. È una proposta che rispetta la libertà individuale, ma al tempo stesso promuove una cultura previdenziale più diffusa e consapevole, con cui rendere la previdenza complementare il secondo pilastro del sistema. In secondo luogo - ha aggiunto Biondo - chiediamo il ripristino di Opzione donna nella sua versione originaria e l’eliminazione delle disposizioni che, negli ultimi anni, hanno ristretto la platea delle beneficiarie. Occorre restituire una possibilità concreta di flessibilità in uscita, senza penalizzazioni, per tante lavoratrici con carriere discontinue, spesso caratterizzate da periodi di cura familiare e da salari più bassi”.
“Queste non sono semplici modifiche tecniche - ha rimarcato Biondo - ma scelte politiche che vanno nella direzione di una maggiore giustizia sociale. Chiediamo, quindi, a Governo e Parlamento di aprire un confronto vero, capace di restituire centralità al tema delle pensioni e di tenere insieme occupazione, welfare e parità di genere. La pensione di domani si costruisce oggi, perciò - ha concluso Biondo - servono scelte coraggiose per garantire certezza e futuro alle lavoratrici e ai lavoratori”.
Roma, 13 novembre 2025


