Il richiamo della Commissione Europea e l’avvio di una procedura d’infrazione contro l’Italia in merito al Reddito di Cittadinanza e al nuovo Assegno Unico sono, per la UIL, un atto dovuto che attendavamo. Tra l’altro, siamo stati i primi, tramite i nostri territori, a segnalare alla Commissione europea la grave discriminazione che coinvolge i lavoratori frontalieri. Abbiamo sempre evidenziato che le due misure, così definite, contengono aspetti discriminatori e che le prestazioni sociali, le quali non hanno nulla a che vedere con la residenza ma con i bisogni, devono garantire parità di trattamento ai cittadini dell’Unione Europea.
Ci auguriamo che la procedura di infrazione, che riguarda Rdc e Assegno Unico, solleciti il Governo a garantire l’uguaglianza di accesso al welfare a italiani e a stranieri.
Roma, 16 febbraio 2023