
“L’avvio della revisione del bando ai motori termici entro il 2025, con l’apertura dell’Unione europea ai biocarburanti per la mobilità a zero emissioni, è un segnale positivo che arriva anche grazie alle sollecitazioni che portiamo avanti da tempo. Ma la vera svolta ci sarà solo se l’Europa avrà il coraggio di rivalutare il ruolo dell’ibrido anche dopo il 2035”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, commentando la lettera della Presidente della Commissione europea ai leader Ue, in vista del vertice del 23 e 24 ottobre.
“Pensare di spegnere improvvisamente tutte le tecnologie termiche, senza flessibilità, alternative intermedie e infrastrutture adeguate, significa spingere l’industria europea verso un collasso annunciato. Non è accettabile - ha rimarcato Buonomo - che si sacrifichino lavoro e competenze sull’altare di scelte ideologiche che non tengono conto della realtà produttiva. Servono tempi congrui, investimenti pubblici e privati, politiche attive, nonché un quadro regolatorio che premi chi innova, senza penalizzare chi produce, e lasci spazio a tutte le soluzioni sostenibili, dall’elettrico ai biofuel, fino alle tecnologie ibride di nuova generazione. La sfida è anche geopolitica: senza una filiera dell’auto e della componentistica forte, l’Europa rischia di diventare dipendente da altri continenti per tecnologie e materie prime”.
“Per questo, sosteniamo con convinzione il pluralismo delle soluzioni tecnologiche e chiediamo che l’ibrido e i biocarburanti avanzati abbiano piena dignità regolatoria nel nuovo quadro europeo. La transizione ecologica deve essere anche sociale e industriale: solo così - ha concluso Buonomo - potremo costruire un futuro davvero verde, ma anche giusto e competitivo per le lavoratrici e i lavoratori europei”.
Roma, 22 ottobre 2025