INDUSTRIA  - Vera BUONOMO
Buonomo: “La sfida della transizione sia anche sociale”
“Formazione e investimenti per salvaguardare occupazione”
transizione_ecologica_AdobeStock_1650343986.jpg
10/09/2025  | Sindacato.  

“Il nuovo pacchetto legislativo sul rafforzamento delle reti energetiche, annunciato da Von der Leyen, è un primo passo verso la modernizzazione delle infrastrutture e degli interconnettori, indispensabile per sostenere la transizione ecologica. Tuttavia, la sfida da affrontare deve essere anche quella sociale e occupazionale, specie per il nostro Paese”.

È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo.

“In Italia, il livello di arretratezza delle reti e delle infrastrutture energetiche, rispetto a gran parte d’Europa, è evidente. Anni di investimenti discontinui e frammentati hanno prodotto un sistema fragile, che rischia di rallentare la transizione, ridurre la competitività e aumentare la dipendenza dall’estero. È fondamentale - ha spiegato Buonomo - investire in formazione e riqualificazione nei settori tradizionali, garantendo le nuove competenze necessarie alla gestione delle reti intelligenti”.

“Condividiamo, poi, l’urgenza di produrre in Europa veicoli accessibili, ecologici e competitivi. Ma una prospettiva limitata esclusivamente al motore elettrico rischia di compromettere l’intera filiera in Italia, con conseguenze occupazionali gravissime. Per questo - ha aggiunto Buonomo - rivendichiamo il principio della neutralità tecnologica, lo stop delle sanzioni per le case automobilistiche e la revisione immediata del divieto di vendere auto endotermiche dal 2035. La normativa deve includere anche soluzioni ibride e carburanti a basse emissioni, salvaguardando il lavoro e non sprecando il patrimonio di competenze costruito sull’endotermico e sull’ibrido”.

“Positivo, infine, il richiamo alla centralità della produzione locale di energia pulita. Ma resta essenziale che l’Europa costruisca un vero piano industriale e occupazionale per l’energia e per l’auto, con il coinvolgimento delle parti sociali, evitando - ha concluso Buonomo - che la transizione generi nuove disuguaglianze territoriali o sociali”.

Roma, 10 settembre 2025