INDUSTRIA  - Vera BUONOMO
Buonomo e Murru: “Al tavolo del Mimit sul Sulcis risposte insufficienti”
“Basta ritardi, serve un piano industriale per garantire investimenti e occupazione”
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10/09/2025  | Sindacato.  

“Nell’incontro di oggi, sul polo industriale del Sulcis, il Mimit ha dato informazioni generiche e insufficienti. Non possiamo più tollerare silenzi e ritardi che impediscono di rilanciare produzioni strategiche, condannando il territorio alla disoccupazione, allo spopolamento e alla povertà”.

È quanto dichiarato dalla segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, e dalla segretaria generale della Uil Sardegna, Fulvia Murru.

“È grave che sul Just Transition Fund, che conta oltre 367 milioni di euro per il periodo 2021-2027, non sappiamo quante risorse siano state spese, né esistono report pubblici aggiornati di avanzamento. Governo e Regione Sardegna - hanno aggiunto le due segretarie - devono garantire chiarezza, senza più rimpalli o rinvii che rischiano di paralizzare ogni prospettiva”.

“Il fatto che il progetto della Glencore, per il futuro di Portovesme, sia uno dei quattro progetti italiani inseriti tra i 47 selezionati dalla Commissione nell’ambito del Critical Raw Materials Act è un riconoscimento importante - hanno commentato Buonomo e Murru - ma, ad oggi, resta soltanto sulla carta. Il Sulcis ha bisogno di un piano industriale chiaro che dia garanzie occupazionali e che affronti senza esitazioni i diversi nodi ancora aperti, dall’arrivo del gas alla soluzione del Dpcm Sardegna. Bisogna sbloccare investimenti in grado di riassorbire gran parte della manodopera e dare respiro alle imprese dell’indotto. Inoltre, la riconversione non può prescindere dalla sostenibilità: transizione ecologica e lavoro devono camminare insieme”.

“Ci aspettiamo, quindi - hanno concluso Buonomo e Murru - che dai tavoli sulle singole vertenze programmate nelle prossime settimane, vengano fuori risposte concrete e soluzioni reali, finalizzate al rilancio del territorio, perché la dignità del lavoro e il futuro del Sulcis non possono più essere più rimandati”.

Roma, 10 settembre 2025