
“Siamo estremamente preoccupati di come la situazione si è sviluppata in questi anni. Non è solo il sentimento di lavoratori e di intere comunità, ma è la storia di un Paese. Per noi, ogni discussione sul futuro dell’ex Ilva deve partire da precondizioni fondamentali: risanamento ambientale, piena salvaguardia occupazionale in tutti gli stabilimenti, diretti, appalti e in Ilva As, nonché continuità produttiva con l’avvio di una rapida decarbonizzazione di Taranto e di tutti i siti”.
È quanto hanno dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, e il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella.
“Senza l’AIA, elemento indispensabile per tenere in vita l’ex Ilva, ci troviamo a un bivio. Non abbiamo bisogno di soluzioni tampone che non risolvono i problemi alla radice - hanno aggiunto Buonomo e Palombella - decarbonizzare significa passare dal ciclo integrale all’acciaio da forni elettrici, in modo da non interrompere la produzione. In caso contrario, sarebbe la fine di un settore importante, con strascichi e danni inimmaginabili”.
“Abbiamo tutti la responsabilità di fare le scelte giuste - hanno concluso Buonomo e Palombella - per tutelare persone che soffrono dal 2012. Tutti siamo stanchi, ma non abbastanza per arrenderci. Continueremo a testa alta a lottare fino all’ultimo secondo, per evitare una tragedia industriale e umana”.
Roma, 7 luglio 2025