La CIG nelle Macro Aree, Regioni, Province  - ARTIGIANATO UIL
10° Rapporto 2014 UIL SU CIG
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17/11/2014  | Sindacato.  

 

 

PRESENTAZIONE

 

Quasi 1 miliardo di ore autorizzate di cassa integrazione nei primi 10 mesi dell’anno, di cui il 58% (543 milioni di ore) assorbito dalla straordinaria che nel mese di ottobre, con 65,5 milioni di ore richieste, ha raggiunto il picco più alto dall’inizio della crisi.

Tra gennaio ed ottobre, complessivamente, la cassa integrazione ordinaria ha raggiunto 210 milioni di ore.

 

È evidente, quindi, il permanere di un fortissimo stato di crisi delle grandi aziende, così come lo è quello delle piccole e piccolissime aziende che dall’inizio dell’anno, pur con scarsità e insufficienza di risorse per la cassa in deroga, hanno mantenuto circa 109 mila posti di lavoro attivi, per un totale di ore autorizzate pari a 184,6 milioni.

Nel 2014, mensilmente, la cassa integrazione sta contribuendo a mantenere in vita 551 mila posti di lavoro.

 

Con oltre118 milioni di ore autorizzate, il mese di OTTOBRE 2014 si colloca, drammaticamente al 2° posto dall’inizio della crisi dando, cosi, plasticamente, l’immagine drammatica di un paese che, come al gioco dell’oca, ritorna alla casella di partenza. Ma in questo percorso all’indietro sono stati lasciati sul campo oltre 1 milione di posti di lavoro, 2 milioni in meno di avviamenti al lavoro, il quasi dimezzamento delle assunzioni stabili. Ed altrettanto inesorabilmente, il parallelo “no pil” (cioè la non crescita economica e produttiva) “no jobs”, va ormai in automatico.

 

La necessaria terapia d’urto, fatta di lotta alla spesa pubblica impropria e non necessaria, la riduzione ancor più radicale delle tasse per chi ha reddito fisso, il recupero di risorse dalla lotta all’infedeltà fiscale, sgravi mirati e selettivi per le imprese che investono, mostra il passo.

 

Nello stesso tempo la protezione per il lavoro a rischio si sta riducendo (minore copertura per la cassa e mobilita in deroga, già celermente ed irresponsabilmente attuata dal Governo) o, peggio, si ridurrà se non si modificano gli intendimenti del Governo, descritti nel Jobs (?) Act,  e senza una ancora adeguata copertura finanziaria per gli ammortizzatori sociali per il 2015. E’ sbagliato e forse irresponsabile, nel pieno della tempesta che si sta abbattendo sull’occupazione, pensare di ridurre temporalmente ed economicamente lo strumento che fa da argine alla disoccupazione: la Cassa integrazione in generale e quella Straordinaria in particolare. Forse il Governo non si è reso conto, oppure vive nel pianeta delle fiabe, che le richieste di Cassa Straordinaria sono in forte crescita come testimoniano i dati di ottobre.

 

 

Il Parlamento e il Governo farebbero bene a ripensare a questa scelta. Le Riforme funzionano se sono socialmente sostenibili, se migliorano le condizioni di vita di milioni di persone e se sono utili al sistema produttivo.

 

Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL

Roma, novembre 2014