Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 28/06/2018
Li rinchiudiamo a casa loro
Li rinchiudiamo a casa loro
28/06/2018  | Immigrazione.  

 

Di Pietro Soldini·Tuesday, 26 June 2018

 

Sempre per chi volesse approfondire ed uscire dalla “banalità del male”, vorrei sviluppare un ragionamento sul Vertice Europeo che si terrà prossimamente sull’Immigrazione. Intanto vorrei dire che il 90% dei commentatori, politici, politologi, giornalisti, che ascolto nei vari tolk, mi danno sempre la sensazione di non conoscere bene la materia sulla quale vengono chiamati a disquisire, figuriamoci poi, quale può essere il livello della discussione fra i social-tastieristi. Tutti affermano solennemente, che l’Europa sul tema dell’immigrazione è latitante, lo dicono anche i Ministri, è diventato sostanzialmente un luogo comune, cosi come tutti dicono che se non si affronta al livello europeo, il problema non si risolve, ma perchè l’Europa, non lo affronta? Semplice, non lo può affrontare perchè non gli compete! Sui Trattati che regolano le materie d’intervento dell’Europa, c’è scritto che L’Immigrazione, è una materia di cui si occupano gli Stati nazionali, è una materia sulla quale gli Stati non hanno inteso cedere la “Sovranità” per usare un termine di moda. Infatti per poter definire norme europee sull’argomento, la condizione sine qua non, è che ci sia l’unanimità dei consensi di tutti gli Stati membri.

 

Lo stesso ragionamento, vale per la cittadinanza, essa non è materia Europea, la Cittadinanza è un’altra materia sulla quale gli Stati Nazionali hanno gelosamente custodito la loro sovranità, l’esempio della Cittadinanza lo faccio perchè, ricorderete, che pure su questo argomento, quando si discusse la riforma, con l’introduzione dello ius soli, c'erano quelli contrari, e quelli furbetti, che non volendosi pronunciare, rimbalzavano la palla all'Europa, che purtroppo, a trattati vigenti non poteva decidere un bel niente. Ma torniamo all'Immigrazione, per un governo Europeo, quindi omogeneo e corresponsabile, del fenomeno Migratorio, occorre cambiare i trattati, e cedere sovranità alle Istituzioni Europee (Commissione e Parlamento) altrimenti è una farsa, e se l'Europa non decide, non è che se ne vuole lavare le mani, come si sente dire ogni giorno da tutti i commentatori, più o meno autorevoli, ma senplicemente perchè non gli è consentito dai vari nazionalismi e sovranismi.

 

Quindi i responsabili di questo empasse sono loro, le destre nazionaliste. Ed in questo contesto, l'Italia dovrebbe spiegare, con quale coerenza e forza contrattuale, va a trattare in Europa, la revisione dell'Accordo di Dublino, per rendere obbligatorie le quote proporzionali per tutti i Paesi membri, alleandosi con quei paesi (Ungheria, Polonia, Austria, Rep. Ceca) che si rifiutano di prendere immigrati e alzano i muri. Se L'Italia, che è il paese più interessato a questo cambiamento ed a questa scelta di solidarietà e corresponsabilità, ammicca a quel gruppo di paesi oltranzisti e chiusi, non si capisce come La Germania o la Francia, possano avere interesse a rompere con quei paesi per favorire l'Italia. Inoltre, l'ho già detto in un'altra circostanza, se si chiede all'Europa di fare una legge che renda obbligatorie le quote proporzioni, sapendo che L'Europa non ha la sovranità per imporlo a tutti gli Stati membri, perchè l'Italia non esercita la sua legittima sovranità legislativa nazionale, per imporre le quote proporzionali obbligatorie dei rifugiati, a tutti gli 8.000 Comuni Italiani??

 

Vorrei fare un'altra considerazione, sembrerebbe che tutti i Paesi Europei, siano d'accordo su un punto, che puntualmente viene enfatizzato con entusiasmo da tutti i commentatori, come se potesse essere la chiave di volta per risolvere tutti i problemi, quello di aprire degli hotspot, nei paesi africani, da dove partono o transitano gli immigrati, e quindi spostare le frontiere europee fuori dall'Europa, e non consentire agli immigrati di partire. Si potrebbe commentare, GRAZIE AL CAZZO!! Cosi risolvi il problema alla radice, ma decidi di arrogarti il diritto di Sovranità extraterritoriale, imperialista, di abrogare il diritto a migrare, sancito nella carta dei diritti dell'Uomo, di rinchiudere delle persone libere, che non hanno commesso nessun crimine, di obbligarle in un luogo, privandole della liberta', contro ogni principio di diritto civile e penale. Per altro per poter decidere questa politica criminale, dovresti comunque avere il consenso e la complicità delle singole autorità nazionali di quei paesi, altrimenti dovresti dichiarare guerra ed invadere quei territori. Ma vi sembra una proposta seria? con la quale riempire tutti gli spazi del dibattito pubblico, a livello nazionale e internazionale??

 

EEEEEEEEEEEEhhhhhhhhhh ma tu esageri!!!!! mi si potrebbe rispondere a questo punto, è chiaro che si tratta di andare in quei paesi e trattare, fare accordi, offrire risorse e contropartite, no no no non mi confondete, conosco gli accordi che sono stati fatti con La Libia, e con la Turchia e sono tutti accordi illegali, che non garantiscono il rispetto dei diritti fondamentali delle persone previsti dalle norme internazionali che per altro sono disconosciute da quei paesi, i quali sono classificati, sempre secondo le convenzioni dell'Onu, paesi insicuri, dai quali si da diritto a fuggire e nei quali non si garantisce il diritto di asilo. Per fare un lavoro serio, di aiuti allo sviluppo, al rispetto dei diritti e poi anche ad un governo dei flussi che parte dai paesi di origine, c'è bisogno di un forte investimento diplomatico in quei paesi. Voi sapete come siamo messi?

 

Noi abbiamo l'80% delle nostre risorse diplomatiche (Ambasciate e Consolati) ubicate in Europa ed in America, il grosso comunque in Europa, dove la funzione diplomatica è ridotta al minimo, essendo nell'Unione, con la moneta unica, il libero mercato e la libera circolazione, e solo il 20% nel resto del Mondo, in Africa, dove ci sono 55 Stati, noi abbiamo una decina di ambasciate e poi un pò di Consolati e qualche referente diplomatico, con sedi che svolgono funzioni per più Stati a distanze di migliaia di km. senza risorse,senza personale e senza mezzi. Una proposta seria, non risolutiva, ma per cominciare a disegnare un futuro di cooperazione e di governo dei flussi dai paesi d'origine sicuramente sarebbe quella di convertire ed estendere in Africa la nostra rete diplomatica, Italiana e perchè no, anche europea. Ma con queste "capocce" si tratta di parole al vento....