BRUXELLES (ITALPRESS) - Con 205.000 attraversamenti illegali delle frontiere nel 2017, gli arrivi nell'Ue sono stati inferiori del 28% rispetto al 2014, l'anno precedente la crisi. La pressione sui sistemi migratori nazionali, pur diminuendo, è rimasta a un livello elevato, con 685.000 domande di asilo presentate nel 2017. "Con una riduzione degli arrivi quasi del 30% rispetto al 2014, l'anno precedente la crisi, è giunto il momento di accelerare e intensificare i nostri sforzi a tutti i livelli. Non dobbiamo rallentare. Non possiamo riposarci sugli allori proprio adesso. Sono necessarie altre, e più rapide, azioni in materia di rimpatrio, gestione delle frontiere e canali legali, in particolare il reinsediamento dall'Africa ma anche dalla Turchia", ha sottolineato Dimitris Avramopoulos, Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza.
Oltre 285.000 migranti sono stati soccorsi dalle operazioni UE nel Mediterraneo dal febbraio 2016, e nel 2017 più di 2.000 migranti sono stati salvati nel deserto dopo essere stati abbandonati dai trafficanti. La task force congiunta Unione africana – Unione europea - Nazioni Unite istituita nel novembre 2017 ha aiutato più di 15.000 migranti a tornare dalla Libia nei rispettivi paesi d'origine, in collaborazione con l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM). Inoltre, più di 1.300 rifugiati sono stati evacuati dalla Libia nel quadro del nuovo meccanismo di transito di emergenza dell'UNHCR, finanziato dall'UE, e dovrebbero ora essere rapidamente reinsediati in Europa. Proseguiranno gli sforzi per evacuare i migranti trattenuti e per porre fine alle terribili condizioni in cui si trovano, così come per smantellare le reti del traffico e della tratta. Il primo vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans ha dichiarato: "La relazione odierna fa il punto dei progressi compiuti dal novembre scorso, dovuti al nostro forte impegno comune per gestire la migrazione in modo globale.
Dobbiamo mantenere questo slancio e lavorare a fondo per compiere ulteriori passi avanti, anche trovando un accordo sulla riforma del sistema di asilo. Alcune di queste azioni sono molto urgenti, ad esempio il mantenimento degli impegni assunti dagli Stati membri quanto ai loro contributi finanziari. La gestione della migrazione rimane una priorità elevata per i nostri cittadini e la realizzeremo soltanto grazie a un impegno realmente globale e collettivo". Per l'Alto rappresentante Federica Mogherini, "la strategia che abbiamo messo in atto per gestire la migrazione in partenariato con i paesi chiave, le organizzazioni delle Nazioni Unite e l'Unione africana sta dando risultati. Grazie alla task force congiunta UA-EU-UN, più di 15.000 persone hanno potuto fare ritorno nelle proprie case e iniziare una nuova vita, ed è stato possibile evacuare oltre 1.300 rifugiati dalla Libia. La cooperazione e la condivisione delle responsabilità sono essenziali per affrontare efficacemente questa sfida di portata globale".