Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 24/11/2017
Ridare ad UNAR il ruolo previsto dalle direttive europee
Ridare ad UNAR il ruolo previsto dalle direttive europee
24/11/2017  | Immigrazione.  

 

(b.c.) Roma, 24 novembre 2017 – Da più di un anno, l’Ufficio Anti Discriminazioni razziali e privo di direttore, è stato svuotato delle migliori professionalità e reso virtualmente inutile ai fini della normativa europea (2000/43/Ce) che ne ha voluto la creazione. E’ urgente dunque “riorganizzare questa istituzione, rendendola autonoma dall’Esecutivo di turno e dotandola delle risorse umane e materiali necessarie per combattere la piaga delle discriminazioni razziali che dilaga nel Paese”.

 

In una lettera diretta alla Sottosegretaria On. Boschi, Cgil, Cisl e Uil hanno “espresso preoccupazione per le difficoltà che UNAR ha incontrato” fin dalla sua nascita nel 2003. Difficoltà che ne hanno “limitato l’azione”;  c’è poi  “l’anomalia rappresentata dal fatto di essere una istituzione incardinata all’interno della Presidenza del Consiglio, invece di godere di piena autonomia”, come per altro indicato dalle normative europee.

 

“E’ sotto gli occhi di tutti – scrivono i sindacati confederali -  in particolare per chi si impegna quotidianamente sui temi e le problematiche connesse al fenomeno migratorio, quanto oggi più che mai la piaga delle discriminazioni razziali sia attuale e mini i complessi processi di integrazione, la convivenza civile e la stessa coesione sociale”. “Anche per questa ragione,  Cgil, Cisl e Uil  chiedono chiarezza sulle strategie future che il Governo intende intraprendere per ridare a questo importante Ufficio un ruolo da protagonista nella lotta alle discriminazioni etniche purtroppo presenti nel nostro Paese, disponendo in primis la definizione di un nuovo assetto dirigenziale vacante da quasi un anno”.

 

Cgil, Cisl, Uil “esprimono la convinzione che la nomina di un nuovo direttore debba anche accompagnarsi ad una riorganizzazione dell’Unar come soggetto realmente autonomo e indipendente, in modo che la sua azione a favore delle vittime di discriminazione di ordine etnico, sia svincolata il più possibile da posizioni di parte”. E questo peraltro è raccomandato dalla direttiva 2000/43/Ce da cui ha avuto origine il decreto istitutivo dell’Unar (n.215 del 9 luglio 2003) presso la Presidenza del Consiglio”.

 

I firmatari della lettera (Massafra, Cgil, Ocmin, Cisl e Loy, Uil) concludono chiedendo un confronto sulla delicata situazione attuale e sul futuro dell’Ufficio Anti Discriminazioni Razziali; incontro da convocarsi urgentemente “anche considerati i tempi limitati di questo fine legislatura”.