(di b.c.) Roma, 22 novembre 2017 – Lo scorso 20 novembre, giornata internazionale delle Nazioni Unite per i diritti dell’infanzia, si sono realizzate diverse manifestazioni in molte città italiane. La mobilitazione è stata promossa da importanti reti impegnate sui diritti sociali: #Italiasonoanch’io; #italianisenzacittadinanza; #Insegnanti per la cittadinanza, Movimento di Cooperazione Educativa, Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti, CEMEA, A Buon Diritto. L’obiettivo è quello di premere sul Senato perché approvi la riforma della legge 91/92 entro la fine della legislatura.
La UIL, che insieme agli altri sindacati, fa parte della rete #Italiasonoanch’io era presente all’iniziativa di Roma, convocata alle ore 15 a Piazza Montecitorio. Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL ha incontrato la Presidente della Camera On. Boldrini assieme a rappresentanti di altre associazioni e sindacati. La Presidente della Camera si è detta molto solidale con le iniziative, anche se Montecitorio ha approvato la legge ad ottobre di due anni fa, e la Camera attualmente non è interessata direttamente al dibattito sulla legge. Guglielmo Loy intervenendo ha ribadito che “la cittadinanza è un potente strumento di integrazione anche per le famiglie dei ragazzi nati all’estero”.
“Da qui l’urgenza della sua approvazione”. Il diritto di cittadinanza per questi giovani non ha nulla a che vedere con i flussi migratori: “mischiare le due cose – ha detto il dirigente UIL - serve solo instillare nella pubblica opinione il tarlo della paura e dell’odio xenofobo”. “Fare speculazione sulla pelle di 800 mila ragazzi e bambini che studiano assieme ai nostri figli – ha dichiarato Loy- è un’operazione cinica che non fa onore a nessuno”. “E’ giusto e possibile approvare ora la riforma dello Ius Culturae – ha concluso il Segretario Confederale UIL – basta solo che i senatori decidano a fare il lavoro per cui sono stati votati”.
Nella stessa giornata del 20 novembre è stato rilanciato lo sciopero della fame “a staffetta” promosso da #Insegnanti per la cittadinanza, già da diversi giorni scorsi e a cui hanno aderito associazioni, politici e intellettuali. La campagna continuerà anche con azioni di pressione promosse sui social. Sulla pagina fb di Italiani senza cittadinanza sono pubblicati i ricordi di scuola di ragazze e ragazzi.