Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 26/10/2017
Migranti: 5,3 milioni i regolari in Italia fra 50 anni saranno 20 milioni un terzo della popolazione
Migranti: 5,3 milioni i regolari in Italia fra 50 anni saranno 20 milioni un terzo della popolazione
26/10/2017  | Immigrazione.  

 

(ANSA) - ROMA, 26 OTT - I migranti regolari in Italia sono 5.047.028. Sono aumentati di appena 20.875 nel 2016 rispetto all'anno precedente, nonostante gli sbarchi e nonostante i movimenti migratori abbiano interessato quasi un milione di persone. Un dato che risente, quindi, del "gran numero di acquisizioni di cittadinanza italiana". Lo rileva il Dossier Statistico Immigrazione 2017, a cura di Idos - realizzato insieme al centro studi Confronti e in collaborazione con l'Unar - presentato oggi, che fissa il fenomeno migratorio al 31 dicembre 2016.

 

Circa 3.5 milioni dei residenti stranieri sono non comunitari. La stima dei regolari nel nostro paese, per i ricercatori, è tuttavia di 5.359.000 presenze, un numero più basso degli italiani all'estero che sono 5.383.199 (secondo le anagrafi consolari), aumentati di 150 mila rispetto al 2015. Fra circa 50 anni, si stima inoltre che ci saranno 14,1 milioni di residenti stranieri e 7,6 milioni i cittadini italiani di origine straniera, nell'insieme un terzo della popolazione.

 

Roma è la città metropolitana con più residenti stranieri (544.956), segue Milano (446.923). Lo scorso anno, nel Lazio gli stranieri sono aumentati del 2,8%, mentre si sono ridotti dello 0,8% in Lombardia.  In Italia sono 2.470.000 le famiglie con almeno un componente straniero (in 7 casi su 10 con solo stranieri). Tra il 2007 e il 2016 la popolazione straniera residente è aumentata di 2.023.317 unità; 262.929 nel 2016.

 

Il maggior numero dei visti è stato rilasciato per motivi familiari (49.013), per studio (44.114), lavoro subordinato (17.611), motivi religiosi (4.066), adozioni (1.640). 

 

Intanto, gli arrivi in Italia via mare sono passati dai 153.842 del 2015 ai 181.436 del 2016 (+17,9%) e le richieste di asilo, secondo Eurostat, da 84.085 a 122.960 (+46,2%). L'Italia si colloca a livello mondiale subito dopo la Germania, gli Usa, la Turchia e il Sudafrica per domande di asilo ricevute. Fra gli sbarcati, i minori non accompagnati sono stati 25.842, mentre sono 6.561 quelli che, censiti, si sono poi resi irreperibili.

 

Sono quasi 200 le nazionalità degli stranieri residenti in Italia. I cittadini comunitari sono il 30,5% (1.537.223; di cui 1.168.552 romeni); mentre 1,1 milioni provengono dall'Europa non comunitaria. Africani e asiatici sono, rispettivamente, poco più che un milione. Fra le altre nazionalità presenti in modo  significativo, cittadini provenienti da Romania, Albania, Marocco, Cina, Ucraina, Filippine, India, Moldavia, Bangladesh.

 

Nel 2016, è diminuita in Italia la popolazione, -76.106 persone, seppure - sottolinea il Dossier - in maniera più contenuta grazie alla compensazione assicurata dai nuovi arrivi e alle nascite da genitori stranieri (69.379, il 14,7% del totale). Sulla base delle stime dell'Istat, il rapporto segnala che nel corso di 50 anni, la dinamica naturale sarà negativa per 11,5 milioni e quella migratoria sarà positiva per 12 milioni.

 

La popolazione si assesterà  sui 61,3 milioni: 14,1 milioni saranno i residenti stranieri e 7,6 milioni i cittadini italiani di origine straniera, nell'insieme un terzo della popolazione.

 

Gli italiani espatriati nel 2016 sono almeno 285mila. Fra l'altro, secondo indagini internazionali (Gallup), dall'Italia vorrebbe emigrare quasi 1/3 dei residenti (10 punti in più rispetto alle percentuali riscontrate in media negli altri paesi europei. In effetti - rileva ancora l'Idos - negli ultimi anni sono incrementati i flussi in uscita, che per quattro decenni erano andanti continuamente riducendosi.   

 

Gli stranieri producono in Italia l'8,8% della ricchezza complessiva, circa 127 miliardi di euro. Gli stranieri in media hanno dichiarato redditi per 11.752 euro annui a testa, pari a 27,3 miliardi di euro; hanno versato Irpef per 3,2 miliardi di euro, in media 2.265 ciascuno.

 

Nel 2016, gli occupati con cittadinanza straniera sono aumentati a 2.401.00 (+42mila unita'), con un'incidenza del 10,5% sul totale. Due terzi (66,4%) sono impegnati nei servizi. Appena il 6,7% svolge professioni qualificate; spesso sono sovra istruiti rispetto alle mansioni svolte (il 37,4% contro il 22,2% degli italiani); la loro retribuzione (in media 999 euro netti mensili) è inferiore del 27,2%.

 

I disoccupati stranieri sono leggermente diminuiti: sono 437.000, 19mila in meno in un anno. I tre quarti degli stranieri lavorano nelle case degli italiani, sono 739 mila persone; nell'ultimo biennio, mentre gli stranieri sono diminuiti di 54 mila unità, vi è stato un aumento del personale italiano (12mila).  

 

Nel settore turistico, gli occupati nati all'estero hanno inciso del 23,2%. Nell'agricoltura, i 345.015 lavoratori stranieri hanno svolto il 25% di tutte le giornate lavorative del 2016. Tra gli occupati stranieri, il 13,4% svolge un lavoro autonomo-imprenditoriale (il 50,4% tra i cinesi); alla fine del 2016 sono 571.255 le imprese a gestione immigrata (+3,7% contro lo -0,1% di quelle gestite da italiani). In Italia le rimesse nel 2016 risultano pari a 5,6 miliardo di euro; in diminuzione da 6 anni (erano stati 7 miliardi nel 2011). (ANSA).