Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 03/10/2017
Non alzare muri, ma programmare vie legali d’ingresso per migranti e profughi
Non alzare muri, ma programmare vie legali d’ingresso per migranti e profughi
03/10/2017  | Immigrazione.  

 

Il 3 ottobre di quattro anni fa, 366  migranti affondarono e morirono al largo dell’isola di Lampedusa. Per questo motivo il 16 marzo dello scorso anno il Senato ha approvato la legge che istituisce la “Giornata in ricordo delle vittime dell'immigrazione”, al fine di “sensibilizzare l’opinione pubblica alla solidarietà civile nei confronti dei migranti, al rispetto della dignità umana e del valore della vita di ciascun individuo, all’integrazione e all’accoglienza”. 

 

Purtroppo i naufragi hanno continuato a susseguirsi nel  Canale di Sicilia. Malgrado gli sforzi lodevoli della nostra Marina e di Frontex , dal 2014 ad oggi altre 15 mila persone (molte donne e bambini) hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa, 5000 solo l’anno scorso.

 

Nel ricordare la necessità di prevenire al massimo queste dolorose tragedie, la UIL esorta il governo italiano e l’Europa a non limitarsi alla lodevole attività di soccorso a ridosso delle coste della Libia, ma di programmare altresì l’apertura di via d’ingresso legali nella UE, sulla base della disponibilità di lavoro e di accoglienza di ciascun Stato membro. Siamo convinti, cioè che a migranti e profughi vada data la possibilità di rivolgersi agli Stati ed alla legalità e non agli scafisti. Se ci si limita ad alzare muri, essi non saranno mai  abbastanza alti”.