Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 29/09/2017
La Commissione europea estende l'offerta di reinsediamento per 50.000 profughi
La Commissione europea estende l'offerta di reinsediamento per 50.000 profughi
29/09/2017  | Immigrazione.  

 

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Bruxelles, 27/09/2017 (Agency Europe) - La Commissione europea ha invitato gli Stati membri a impegnarsi a dare ospitalità a 50.000 rifugiati attualmente in Libia, Sudan, Niger e persino Egitto e Etiopia.

 

Questo esercizio di reinsediamento non è obbligatorio per gli Stati membri e sarà spalmato su di un periodo di due anni. Combinerà inoltre  il programma di reinsediamento proposto dalla Commissione nel luglio scorso, concentrato su 37.000 posti e il nuovo appello dell'Alto Commissario per i Rifugiati, all'inizio di settembre, per occuparsi a livello globale dei 40.000 rifugiati intrappolati queste regioni.

 

La Commissione ha dotato questo programma con un bilancio di 500 milioni di euro sulla base di 10.000 euro per ogni rifugiato ricollocato. Gli Stati membri sono stati anche invitati a indicare la propria disponibilità a tale proposito alla Commissione entro la fine di ottobre.

 

 Secondo la Commissione, a partire da 4 luglio, 14.000 posti sono stati promessi dagli Stati membri. Questo esercizio è totalmente diverso dal meccanismo di trasferimento completato il 26 settembre e che ha finora beneficiato di un totale di 29.144 persone.

 

La Commissione ha spiegato che questo programma dovrebbe beneficiare  un totale di 37.000 persone, una volta che i candidati ammissibili al trasferimento e che sono ancora in Grecia e in Italia siano stati trasferiti in altri Stati membri.

 

Oltre a questo esercizio di reinsediamento, la Commissione europea ha anche invitato gli Stati membri ad esaminare l’opportunità di aprire nuovi canali legali d’ingresso in EU, in particolare per la migrazione economica ", al fine di trasformare i flussi migratori illegali in una migrazione economica negli Stati membri dell'Unione europea basata sui requisiti. La Commissione propone di coordinare e finanziare progetti pilota per la migrazione legale con i paesi terzi". Ha inoltre indicato che questi progetti sono inizialmente previsti per paesi che hanno dimostrato un impegno politico per trovare soluzioni comuni per affrontare la migrazione illegale e la riammissione di immigrati clandestini.

 

In pratica, la Commissione è disposta a finanziare progetti pilota con paesi non appartenenti all'UE (come ad esempio quelli in Africa)  i cui giovani vengono all'UE per sperimentare la loro attività ma che poi non possono rimanere in quanto non in grado di rivendicare la protezione internazionale. Gli Stati membri si impegnerebbero ad assumere legalmente un certo numero di migranti in, in particolare per motivi economici. Ha inoltre invitato i legislatori a completare la revisione della direttiva "carta blu" destinata a migranti altamente qualificati.