Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 03/03/2017
Migranti, incendio in una baraccopoli nel Foggiano: due morti
Migranti, incendio in una baraccopoli nel Foggiano: due morti
03/03/2017  | Immigrazione.  

 

skytg24

 

Una parte dei 350 migranti si sono rifiutati di lasciare il «Ghetto» e circa 200 di loro hanno protestato davanti alla prefettura di Foggia

 

La zona, chiamata “Gran Ghetto”, era stata sottoposta a sgombero l’1 marzo su ordine della Dda, ma alcuni degli abitanti si erano opposti. Secondo un vigile del fuoco le fiamme potrebbero avere natura dolosa. Due cittadini di nazionalità africana, probabilmente del Mali, sono morti durante un incendio scoppiato nella notte tra giovedì e venerdì nel ''Gran Ghetto'', la baraccopoli che si trova nelle campagne tra San Severo e Rignano Garganico, in provincia di Foggia. Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco erano già sul posto per presidiare l’area dopo lo sgombero iniziato l’1 marzo.

 

Circa 100 baracche distrutte - Le fiamme si sono sviluppate su un'area di oltre 5000mq e hanno distrutto un centinaio di baracche di legno, anche a causa del forte vento che le ha alimentate e ha reso difficile le operazioni di spegnimento. I due uomini di nazionalità africana morti nell’incendio sono stati individuati solo quando le tre squadre di vigili del fuoco sono riuscite a circoscrivere e spegnere le fiamme: "Non abbiamo ancora potuto recuperare i corpi carbonizzati - ha detto uno dei vigili - Stiamo aspettando il medico legale e il magistrato di turno".

 

“Forse incendio doloso” - Sulle cause del rogo al momento non c’è alcuna certezza, ma non si esclude che possa essere stato appiccato da qualcuno: "Al momento - ha detto un ufficiale dei vigili del fuoco intervenuto sul posto - non è possibile capire se si tratti di incendio doloso o meno, anche se questa è una delle ipotesi che stiamo valutando perché le fiamme si sono sviluppate in modo violento e improvviso". A rendere la situazione ancora più pericolosa la presenza di numerose bombole di gas, usate per alimentare stufe e cucine, che a causa delle fiamme sono saltate in aria.

 

Lo sgombero e le proteste - La baraccopoli nel Foggiano, chiamata “Gran Ghetto”, è abitata da alcune centinaia di migranti impegnati nella raccolta dei prodotti agricoli nelle campagne della zona. Il 1° marzo era cominciato lo sgombero da parte delle forze dell'ordine, disposto dalla Dda di Bari, nell'ambito di indagini per presunte infiltrazioni della criminalità. Tuttavia alcuni dei 350 migranti si sono rifiutati di lasciare il “Ghetto'” e circa 200 di loro giovedì mattina hanno protestato davanti alla prefettura di Foggia, ribadendo di non voler lasciare la baraccopoli e chiedendo di voler parlare con il prefetto.