Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 03/02/2017
Uil lancia il patto di Lampedusa, alleanza tra sindacati Med
Uil lancia il patto di Lampedusa, alleanza tra sindacati Med
03/02/2017  | Immigrazione.  

 

LAMPEDUSA, 2 febbraio 2017 - Una risposta a "chi nel mondo oggi vuole alzare muri e barriere": il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, ha riunito a Lampedusa i sindacalisti di altri sette Paesi del Mediterraneo organizzando il primo Meeting internazionale "per un mare di pace e lavoro". Allo stesso tavolo, con la Uil, sindacalisti di Israele e della Palestina, e di Tunisia (con Hassine Abbassi, premio Nobel 2015 per la Pace con il "National Dialogue Quartet" tunisino), Algeria, Marocco, Egitto, Libia (con Nermin Sharif, la prima donna segretario generale di un Paese del Nord Africa). Con loro anche i rappresentanti di quattro religioni.

 

L'obiettivo è la creazione di una rete di forze sociali che possa rilanciare il dialogo tra Paesi che vivono "una condizione di crisi emblematicamente e tristemente rappresentata dall'esodo di popolazioni che, attraversando questo mare - scrivono in un documento congiunto i sindacati degli 8 Paesi - cercano di fuggire dalle miserie e dalle persecuzioni, affidandosi a mercanti di morte che ne sfruttano il dolore".

 

Chiedono insieme "più coraggio e più determinazione", di affrontare l'emergenza migranti con un "nuovo approccio" che non sia "basato solo sulla sicurezza" ma "inclusivo", che integri la dimensione economica, sociale, culturale", una "accoglienza intelligente e solidale", a cui affiancare il lavoro per "costruire opportunità di crescita e di occupazione in quei territori da cui partono i flussi migratori".

 

Obiettivi che puntano anche a creare le condizioni "per un efficace contrasto della delinquenziale opera degli scafisti". Carmelo Barbagallo vuole che il progetto che nasce oggi a Lampedusa possa crescere nel tempo: punta ad "allargarlo ad altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, come Spagna, Grecia, Turchia. E anche alla Siria appena le difficili condizioni del Paese lo consentiranno". Intanto, con l'impegno di tutti i sindacati presenti e che hanno firmato l'accordo, l'evento di Lampedusa si ripeterà "una volta l'anno", "a turno" nei diversi Paesi coinvolti.

 

"Vogliamo ripetere questo incontro ogni anno, in tutti i Paesi del Mediterraneo, e magari nella stessa data del 2 febbraio, all'insegna dei valori della cooperazione, della solidarietà, e dello sviluppo". E "non è un club esclusivo. Dobbiamo includere, coinvolgere tutti i sindacati del Mediterraneo che oggi non ci sono, e tutti gli altri sindacati italiani".

 

Infine, una proposta concreta all'Europa: creare "un fondo in cui tutti Paesi membri facciano confluire risorse derivanti da forme di solidarietà fiscale", alimentato "sul modello del cosiddetto 8 per mille attuato in Italia", per realizzare "progetti idonei a creare lavoro in quelle zone prostrate dall'indigenza, dalla povertà e dalla guerra".