Cosa prevede la circolare del Ministro dell'Interno e del capo della Polizia per incrementare i respingimenti di chi non ha titolo per restare nel Paese
(www.panorama.it) Venerdì 30 dicembre il ministro dell'Interno, Marco Minniti e il capo della Polizia, Franco Gabrielli hanno inviato una circolare alle Questure, Prefetture, ai Comandi dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria, nella quale sono indicate le linee guida per cambiare registro sulla questione dei respingimenti dei migranti irregolari.
La circolare sembra segnare un cambio radicale da parte delle autorità: promette infatti tolleranza zero, in sostanza, i migranti irregolari devono essere respinti.
Come?
- Verranno attuati innanzitutto, "piani straordinari di controllo del territorio".
- In secondo luogo, ci sarà unaumento considerevole dei Cie, i Centri di identificazione ed espulsione. L'obiettivo è di avere un Cie in ogni regione italiana: per intenderci, adesso i Cie sono solo quattro.
- Ci sarà il massimo impulso possibile nelle attività di identificazione dei "cittadini di Paesi Terzi in posizione irregolare" da parte delle varie forze di polizia.
- Una volta rintracciati e identificati come irregolari, le varie forze di polizia dovranno assumere contatti diretti con gli Uffici immigrazione delle Questure, alle quali spetta l'avvio delle procedure di espulsione.
- Nel piano di "rintraccio ed espulsione degli irregolari" (così si esprime la circolare) un ruolo centrale l'avranno i Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica (gli organi collegiali locali ai quali partecipano forze dell'ordine e amministratori locali).
- I Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica dovranno però operare anche contro lo sfruttamento della manodopera immigrata ricattabile perché irregolare e contro le varie forme di criminalità "che attengono dal circuito della clandestinità".
La realtà delle espulsioni - secondo la Repubblica di questa sabato, 15.000 fra il primo gennaio 2014 e dicembre 2016, su un numero totale di arrivi che ha toccato le 500mila - ha detto Minniti alla riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Milano del 29 dicembre, rendono la questione degli irregolari un problema di ordine pubblico ma non solo: "è una faccenda su cui si gioca la tenuta del tessuto democratico del paese".
Repubblicariporta anche una "qualificata fonte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza" che con questa stretta il governo intende portare "il numero delle espulsioni su base annua a 10mila unità, contro le 5mila attuali. Con l'obiettivo ambizioso, ma non irrealistico di arrivare a 20mila".
Lo spirito della circolare di Minniti e Gabrielli, viene fatto notare da alcuni passaggi dello stesso e dai commenti a margine, è di favorire condizioni psicologiche, politiche e sociali capaci di portare a una vera accoglienza dei migranti regolari.
Si tratta dunque di ridurre il più possibile l'ondata di rancore e risentimento, orchestrata ad arte da alcuni leader e partiti politici (anzi "movimenti"). Un primo passo per "normalizzare" la situazione dell'immigrazione, separando chi ha uno status legale e quindi legittimato a vivere e lavorare nel paese, da chi non ce l'ha.
Anche se nessuno potrà dimenticare che i flussi migratori mondiali richiedono ben altri interventi politici internazionali e nazionali, si tratta di un provvedimento importante.
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