Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 09/12/2016
Aumentano gli stranieri che ottengono mutui per comprare casa in Italia
Aumentano gli stranieri che ottengono mutui per comprare casa in Italia
09/12/2016  | Immigrazione.  

 

Carlo Sala, www.today.it 

 

Le banche restano molto rigide nella concessione di mutui, guardando sia alla nazionalità che alla solidità del reddito delle persone che si rivolgono loro. Ma come emerge dalle analisi di Tecnocasa, tra quanti comprano casa rivolgendosi a una banca inizia a farsi sentire la presenza di chi non è italiano di nascita.

 

L’83% dei mutui immobiliari è concesso a cittadini italiani, ma stanno aumentando le percentuali degli stranieri: quasi il 13% dei beneficiari di mutui immobiliari è costituito da cittadini di altri Paesi europei e il 4,1% da immigrati extra-europei. Rumeni, albanesi e moldavi sono i più numerosi beneficiari di mutui di origine europea ma non italiana, la maggior parte dei non europei proviene invece dall’Asia, con latinoamericani e africani a tallonarli molto da vicino.

 

Gli istituti di credito tendono a finanziare i non italiani più nel Nord Italia: oltre di un terzo di chi ha ricevuto finanziamenti nel Nord-Est non è italiano e l’area del Nord-Est ha la percentuale di soggetti con mutuo di nazionalità italiana (64,6%). Agli antipodi dell’Italia insulare, dove sono italiani il 97,9% di quanti godono di un mutuo.

 

L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo è stata di 39,6 anni nel primo semestre 2016. La popolazione più giovane è quella che fa più ricorso al mutuo e l’accensione dei mutui decresce poi con l’aumentare dell’età. I 35-44enni fanno di poco più ricorso al mutuo rispetto agli under 35: la prima fascia incide per il 37,8%, quella più giovane pesa invece il 35,3%. Il Nord-Ovest è sostanzialmente in linea con il dato nazionale, anche se qui sono sopratutto gli under 35 a ricorrere al finanziamento (39,1%, contro il 35,3% nazionale). Il Nord-Est e il Centro hanno la quota più alta di 35-44enni, che infatti pesano rispettivamente poco più del 42% e quasi il 43%. Nel Sud e nelle Isole, infine, sono le fasce medio-alte ad incidere maggiormente, con percentuali che superano il 30%: tra Sicilia e Sardegna si segnala il 22,7% dei 45-54enni, mentre nel Mezzogiorno la quota dei 55-64enni è la più alta tra tutte le macroaree (17,5%).

 

Nel Centro-Sud chi fa un mutuo ha in media 40 e 41 anni ma tra Sicilia e Sardegna si sfiora la soglia dei 42 anni. Nel Nord Italia, invece, si stipula il mutuo in età più giovane e comunque al di sotto della media nazionale: 38,8 anni nel Nord-Ovest e38,7 anni nel Nord-Est.

 

L’88,2% dei mutui è concesso a dipendenti a tempo indeterminato e pensionati, l’8,7% a chi ha un contratto di lavoro flessibile (liberi professionisti/lavoratori autonomi e titolari d’azienda) e l’1,7% a lavoratori a tempo determinato. La tendenza a finanziare redditi certi è in linea con la media nazionale nel Nord, dove arriva quasi al 90%. Le Isole mostrano la più alta quota di finanziamento a lavoratori autonomi e pensionati tra tutte le macroaree (5,4% e 5,9%) e per quella minore ai dipendenti a tempo indeterminato (82,2%). Complessivamente, invece, è il Centro Italia ad avere la maggiore incidenza di chi ha un contratto di lavoro flessibile (10%) e di lavoratori a tempo determinato (2,5%).