(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Lo 'European Network on Statelessness (Ens)', rete di 50 ong europee della quale fa parte l'italiano Cir (Consiglio italiano rifugiati), consegnerà una petizione ai membri del Parlamento europeo e del Consiglio d'Europa, chiedendo ai leader europei di impegnarsi a porre fine al fenomeno dell'apolidia dei bambini. Lo rende noto il Cir.
La petizione è parte di una campagna internazionale che ha l'obiettivo di fare pressione sui Paesi europei affinché riformino le legislazioni che impediscono ai bambini di acquisire una nazionalità. A oggi, meno della metà degli Stati europei ha incorporato le necessarie salvaguardie per attuare l'obbligo internazionale di proteggere i diritti dei bambini ad avere una nazionalità. Secondo recenti stime, gli apolidi in Europa sono 600mila e in Italia 15mila.
La campagna prevede eventi a livello nazionale in Italia, Polonia, Slovenia, Francia, Gran Bretagna, Albania, Macedonia, Serbia e altri Paesi. L'Italia, sottolinea il Cir, deve ancora adottare il ddl sul Riconoscimento dello status di apolide presentato un anno fa dalla Commissione Diritti Umani del Senato in collaborazione con l'Unhcr e il Cir, una proposta che "disegna risposte accessibili e concrete ai problemi degli apolidi nel nostro Paese e, una volta divenuta legge dello Stato, costituirebbe un indispensabile strumento diretto a prevenire ed eliminare situazioni di apolidia che potrebbero coinvolgere intere comunità di persone e, in modo particolare, proprio i minori".