Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 16/11/2016
Casa: l’83% dei mutui erogati sono andati agli italiani
Casa: l’83% dei mutui erogati sono andati agli italiani
16/11/2016  | Immigrazione.  

 

Roma, 16 novembre 2016 (Adnkronos/Labitalia) - Nel nostro Paese vengono finanziati principalmente cittadini italiani, infatti l'83% dei mutui è stato erogato a persone di origine italiana, ma stanno aumentando le percentuali degli stranieri: attualmente quasi il 13% è rappresentato da cittadini di altri Paesi del Vecchio Continente e il 4,1% da immigrati extra-europei. E' quanto emerge dall'analisi del mutuatario elaborata dal Gruppo Tecnocasa, che verte sui primi sei mesi del 2016. Le nazionalità più rappresentate sono quelle rumena, albanese e moldava, mentre la maggior parte dei non europei proviene dall'Asia, seguiti a brevissima distanza dai latinoamericani e dagli africani. 

 

Osservando la provenienza del mutuatario nell'ambito delle macroaree italiane e confrontando i risultati tra loro, si evince che gli istituti di credito tendono a finanziare i cittadini non italiani maggiormente nel Nord Italia (in particolare, più di un terzo dei soggetti finanziati nel Nord-Est non è italiano). L'età media di chi ha sottoscritto un mutuo nel primo semestre 2016 è 39,6 anni.

 

L'analisi per fasce d'età mostra come sia la popolazione più giovane a fare un maggior ricorso al mutuo e, in generale, la percentuale decresce con l'aumentare dell'età. C'è una leggera preponderanza dei 35-44enni rispetto agli under 35: la prima fascia incide per il 37,8%, quella più giovane pesa invece il 35,3%. 

 

Confrontando la classe d'età del mutuatario con la macroarea di riferimento, si nota come vi siano alcune differenze geografiche. Il Nord-Ovest ha un andamento sostanzialmente in linea con il dato nazionale, sebbene siano maggiormente gli under 35 ad aver sottoscritto un finanziamento (39,1%, a fronte del 35,3% nazionale). Il Nord-Est e il Centro hanno la quota più alta di 35-44enni, che infatti pesano rispettivamente poco più del 42% e quasi il 43%.

 

Nel Sud e nelle Isole, invece, sono le fasce medio-alte ad incidere maggiormente, con percentuali che superano il 30%: tra Sicilia e Sardegna si segnala il 22,7% dei 45-54enni, mentre nel Mezzogiorno la quota dei 55-64enni è la più alta tra tutte le macroaree (17,5%).

 

Le aree dove si accede al finanziamento in età più avanzata sono tendenzialmente quelle centro-meridionali, nell'Italia Centrale si toccano i 40 anni,nel Mezzogiorno l'età media raggiunge 41 anni, mentre tra Sicilia e Sardegna si sfiora la soglia dei 42 anni. Nel Nord Italia, invece, si stipula il mutuo in età più giovane e comunque al di sotto della media nazionale: 38,8 anni nel Nord-Ovest e38,7 anni nel Nord-Est.

 

Dall'analisi della professione del mutuatario emerge che la sicurezza economica è tra gli elementi fondamentali richiesti dagli istituti di credito per erogare un finanziamento. Tale caratteristica identifica l'88,2% del campione (dipendenti a tempo indeterminato e pensionati), a fronte dell'8,7% di chi ha un contratto di lavoro flessibile (liberi professionisti/lavoratori autonomi e titolari d'azienda) e dell'1,7% di lavoratori a tempo determinato.

 

La tendenza a finanziare redditi certi è in linea alla media nazionale nelle regioni del Nord, dove arriva quasi al 90%. Le Isole si caratterizzano per la più alta quota di finanziamento a lavoratori autonomi e pensionati tra tutte le macroaree (5,4% e 5,9%) e per quella minore ai dipendenti a tempo indeterminato (82,2%). Complessivamente, invece, è il Centro Italia ad avere la maggiore incidenza di chi ha un contratto di lavoro flessibile (10%) e di lavoratori a tempo determinato (2,5%).