(da: Istat, “matrimoni, separazioni e divorzi) – Roma, 15 novembre 2016 - I matrimoni in cui almeno uno dei due sposi è di cittadinanza straniera sono circa 24.000 (pari al 12,4% delle nozze celebrate nel 2015), in calo di circa 200 unità rispetto al 2014. La frequenza dei matrimoni con almeno uno sposo straniero è strutturalmente più elevata nelle aree del Nord e del Centro, in cui è più stabile e radicato l’insediamento delle diverse comunità straniere (Figura 1).
Nel Nord-est, quasi un matrimonio su cinque ha almeno uno sposo straniero, al Nord-ovest e al Centro questa quota è del 15%, mentre al Sud e nelle Isole si registrano proporzioni pari rispettivamente al 6,3% e al 5,9% del totale delle nozze.
I matrimoni misti (in cui uno sposo è italiano e l’altro straniero) ammontano a oltre 17.692 nel 2015 e rappresentano la parte più consistente dei matrimoni con almeno uno sposo straniero (74%) mentre quelli con entrambi i partner stranieri sono oltre 6.300. Nelle coppie miste la tipologia più frequente è quella in cui lo sposo è italiano e la sposa è straniera, riguarda il 7% delle nozze celebrate nel 2015 a livello medio nazionale e circa il 9% nel Nord e nel Centro. Le donne italiane che hanno scelto un partner straniero sono 4.050 nel 2015, il 2,1% del totale delle spose: quest’ultima tipologia di unioni mostra la flessione più marcata dal 2008 (anno in cui erano oltre 6.300).
Una sposa straniera su due viene dall’Est Europa
Uomini e donne italiani mostrano una diversa propensione a contrarre matrimonio con un cittadino straniero non solo in termini di frequenza, ma anche per quanto riguarda altre caratteristiche degli sposi, come la cittadinanza (Prospetto 3). Gli uomini italiani che nel 2015 hanno sposato una cittadina straniera hanno nel 20% dei casi una moglie rumena, nel 12% un’ucraina e nel 6% una russa. Nel complesso oltre una sposa straniera su due è cittadina di un paese dell’Est Europa. Le donne italiane che hanno sposato un cittadino straniero, invece, hanno scelto più spesso uomini provenienti dal Marocco (13%), dall’Albania (11%) e dalla Romania (6%). Complessivamente, in questa tipologia di coppia, il 32% degli sposi è cittadino di un paese dell’Est Europa, il 27% di un paese africano.
Le nozze celebrate in Italia tra cittadini entrambi stranieri sono oltre 6.000 (il 3,3% dei matrimoni totali) e si riducono di molto quando si considerano solo quelli in cui almeno uno dei due è residente (4.831 nozze in totale nel 2015). Il nostro Paese esercita, infatti, un’attrazione per numerosi cittadini provenienti soprattutto da paesi a sviluppo avanzato, che lo scelgono come luogo di celebrazione delle nozze.
I matrimoni tra rumeni2 sono i più diffusi in valore assoluto (926 matrimoni nel 2015, pari al 19% del totale dei matrimoni tra sposi stranieri residenti), seguiti da quelli di nigeriani (355 nozze, il 7,3%) e di ucraini (313 matrimoni, il 6,5%).
Le ragioni della diversa propensione dei cittadini stranieri residenti a celebrare il matrimonio nel nostro Paese vanno ricercate nei progetti migratori e nelle caratteristiche culturali proprie delle diverse comunità. In molti casi i cittadini immigrati si sposano nel paese di origine e i coniugi affrontano insieme l’esperienza migratoria, oppure si ricongiungono nel nostro Paese quando uno dei due si è stabilizzato.
14 novembre 2016