Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 20/09/2016
Sovrattassa permessi di soggiorno. La UIL: «ripristinarla è iniquo»
Sovrattassa permessi di soggiorno. La UIL: «ripristinarla è iniquo»
20/09/2016  | Immigrazione.  

 

Il Viminale scrive alle Questure, ordinando di prendere in considerazione solo le pratiche di chi ha pagato la sovrattassa (da 80 a 200 €)

 

La Corte Europea di Giustizia a settembre 2015 aveva decretato che la sovrattassa sui rinnovi dei permessi di soggiorno era “sproporzionata e di ostacolo alle finalità di integrazione ed accesso ai diritti da parte dei cittadini stranieri”. Su questa base, il TAR del Lazio, in data 24 maggio 2016 aveva annullato il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 ottobre 2011, che predisponeva un contributo (da 80 a 200 €) a carico dello straniero, ai fini del rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno.

 

Ad inizio settembre 2016, comunque, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha proposto ricorso al Consiglio di Stato chiedendo di annullare la sentenza del TAR e di sospenderne comunque da subito l’efficacia. Il 14 settembre scorso, in attesa di trattare nel merito il ricorso in una Camera di Consiglio convocata per il prossimo 13 Ottobre, questo organismo ha da subito sospeso l’esecutività della sentenza del TAR del Lazio.

 

Quali sono gli effetti immediati di questa decisione, lo spiega una circolare del Viminale inviata di recente alle questure:

 

a) I rilasci e rinnovi dei permessi di soggiorno saranno curati solo a fronte dei pagamenti (da parte dell’interessato) previsti dall’art. 5, comma 2 ter del TUI (cioè la sovrattassa);

 

b) Vanno verificate anche le domande di rilascio o rinnovo presentate in data antecedente il 14 settembre 2016.

 

Bisognerà dunque aspettare la data del 13 ottobre 2016, sperando che il Consiglio di Stato decida nel merito, presto ed in modo equo. 

 

La domanda che la UIL si pone è: “se la tassa è stata definita ingiusta, perché accampare scuse di bilancio per resuscitarla?”. Se si chiede ai cittadini stranieri di essere onesti, il minimo che lo Stato possa fare è essere a sua volta onesto con loro. Non sappiamo quale sarà la decisione di merito del Consiglio di Stato: ci auguriamo però che sia altrettanto sollecita della sospensiva e che sia equa. Nel frattempo questure e patronati si aspettano dal Viminale direttive chiare.

 

Pubblichiamo il testo della circolare del Viminale e copia della sospensiva del Consiglio di Stato.